Venerdì 19 Aprile 2024

Un convegno per ricordare l'alluvione del 1966

Giovedì 29 e venerdì 30 gennaio nella biblioteca umanistica dell'Ateneo fiorentino

Foto d'archivio dell'alluvione del 1966 (Fotocronache Germogli)

Foto d'archivio dell'alluvione del 1966 (Fotocronache Germogli)

Firenze, 28 gennaio 2015 - Si avvicinano i cinquanta anni dall'alluvione del 1966. Ma altre gravi inondazioni hanno segnato la storia di Firenze: la prima documentata risale al 1333 e fu la più catastrofica. Altre due devastanti esondazioni si registrarono nel 1557 e 1884. Per proporre una riflessione sul difficile rapporto tra la città e l'Arno, Concetta Bianca, ordinario di Filologia della letteratura italiana dell'Ateneo fiorentino, e Francesco Salvestrini, ricercatore di Storia Medievale, hanno curato una convegno dal titolo "L'acqua nemica. Fiumi, inondazioni e città storiche dall'antichità al contemporaneo. A cinquant'anni dall'alluvione di Firenze (1966-2016)".

Il convegno è in programma giovedì 29 e venerdì 30 gennaio alla biblioteca umanistica dell'Ateneo fiorentino (alle 10,30 in sala Comparetti-piazza Brunelleschi 4) ed è organizzato dal dipartimento di Lettere e Filosofia, insieme a Progetto Firenze 2016, iniziativa a cui aderiscono l'Ateneo fiorentino e più di cinquanta istituzioni pubbliche e private. Obiettivo: ricordare l'ultima alluvione che ha colpito Firenze e recuperare la memoria delle altre inondazioni che hanno interessato la città dal Medioevo fino all'età contemporanea, con lo scopo di promuovere interventi di tutela e prevenzione ambientale. Apriranno la prima giornata di lavori il segretario del Progetto Firenze 2016 Giorgio Federici, il direttore del Dipartimento di Lettere e Filosofia Vittoria Perrone Compagni e il direttore del Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo Anna Benvenuti.