Venerdì 26 Aprile 2024

Caos bus, la risposta di Ataf: "Servizio da migliorare. Porteremo il biglietto a 1,50"

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Renato Mazzoncini presidente di Ataf Gestioni

Renato Mazzoncini presidente di Ataf Gestioni

Firenze, 23 novembre 2014 - «PORTIAMO il biglietto da una corsa a 1,50 euro e potenziamo il servizio». Il presidente di Ataf Gestioni, Renato Mazzoncini, rilancia l’aumento del titolo di viaggio da 90 minuti, bocciato dal Comune. «Non ci sarà nessun tipo di flessione nella vendita, come è accaduto con l’aumento del biglietto via sms, salito da 1.20 a 1.50 euro. Ne vendevamo seimila al giorno prima, ne vendiamo seimila oggi». L’aumento andrebbe a pesare sugli occasionali, i turisti e gli evasori, che più utilizzano il biglietto da una corsa, mentre gli abbonamenti non sarebbero toccati. L’incremento di risorse sarebbe investito per migliorare il servizio e contrastare le criticità emerse dalla nostra inchiesta e che in gran parte collimano con quelle rilevate da una recente indagine di customer satisfaction realizzata da Ataf Gestioni. Gli autisti ne escono bene in quanto a cortesia, i mezzi sono puliti, mentre il problema più grave è quello relativo all’affollamento degli autobus nelle ore di punta. «Ringrazio La Nazione per questa indagine, che ci permette di avere ulteriori informazioni rispetto al servizio che eroghiamo. Quello del sovraffollamento – fa presente Mazzoncini – è un problema che si risolve aumentando la frequenza degli autobus, ma per farlo servono risorse che non ci sono». Il trasporto è finanziato per il 70% dal pubblico, il restante 30% arriva dalla vendita di biglietti. «Io dico: scendiamo al 50% di risorse pubbliche, ma mettiamo in condizione le aziende di pianificare il servizio come si deve».

OGGI, dice il presidente di Ataf Gestioni, si producono, tra Ataf e Linea, oltre il 10% in meno di chilometri rispetto a cinque anni fa (passati dagli oltre 22 ai 20 milioni attuali), le tariffe sono basse e ci sono tanti autobus vuoti. Se il 17 o l’1, il 14 e il 23 sono sovraffollati, ci sono linee che portano pochissime persone il giorno, come il 25. «Non vogliamo lasciare a piedi i due anziani del Varlungo – esemplifica Mazzoncini – ma per loro possiamo pensare a servizi a chiamata, oppure a convenzioni con i taxi, come hanno fatto a Genova». E’ questo che il presidente di Ataf Gestioni chiede a Palazzo Vecchio. «Siamo disponibili a tutte le sinergie possibili, che siano il car sharing o i taxi. Ma noi siamo i regolati. Possiamo, come stiamo facendo, fare investimenti sui mezzi e aumentare la qualità del servizio, per la quantità ci deve pensare il Comune. Serve una politica per incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico – conclude Mazzoncini – ma non la possiamo fare noi».