Hopkins e il suo valzer inedito: il video "scovato" da Radio Firenze diventa virale

Il premio Oscar ascolta la sua composizione scritta 50 anni prima

Sir Anthony Hopkins

Sir Anthony Hopkins

Firenze, 9 febbraio 2015 - Un video di ‘repertorio’ datato 2011 recuperato dalla rete e riproposto oggi diventando un fenomeno virale. E’ successo all’emittente fiorentina Radio Firenze che ha riproposto sulla sua pagina facebook un video del 2011 con il premio Oscar Anthony Hopkins che ascolta l’esecuzione da parte del violinista olandese André Rieu del valzer che l’attore americano scrisse 50 anni fa prima di diventare attore. La reazione della rete è sbalorditiva: in meno di 5 giorni il video diventa virale senza una giustificazione apparente: oltre 215 mila visualizzazioni, oltre 700 mila persone raggiunte, oltre 5.500 condivisioni e oltre 3.700 like al singolo post.

Numeri impressionanti considerando il fatto che la pagina facebook di Radio Firenze conta circa 10 mila fan.

“Stavo effettuato delle ricerche nel web sul famoso teatro di Bregenz in Austria – racconta Lorenzo Magherini, social media manager di Radio Firenze - e mi sono imbattuto casualmente in questo video postato su Youtube e ripreso proprio dal dvd di André Rieu . L’ho recuperato e riproposto sulla pagina facebook di Radio Firenze ritenendolo sicuramente un video emozionante che avrebbe suscitato l’interesse dei nostri fan. Mai però avrei immaginato che si sarebbe verificato quello che poi è successo. Di video ne pubblichiamo ogni giorno – conclude Magherini – sempre con l’obiettivo di catturare l’attenzione dei nostri fan ma ad essere sincero è la prima volta che mi capita un fenomeno del genere. Probabilmente, anche se è difficile avere conferme al riguardo, crediamo che si tratti di un video quasi sconosciuto al pubblico italiano che ha avuto la possibilità di ammirarlo per la prima volta. Questo spiegherebbe il dato in continua crescita in queste ore”.

“Ci sono sicuramente da fare due considerazioni – spiega Carlo Sorrentino, professore di Sociologia dei processi culturali all’Università di Firenze – la popolarità del personaggio e la forma d’arte diversa da quella per cui è noto l'attore, che alimenta l’interesse e la curiosità da parte degli utenti. Difficile comprendere a fondo le logiche della viralità – conclude Sorrentino – ma di certo permettono di mostrare prodotti di nicchia ad un pubblico molto più vasto. In questo caso siamo davanti a quella che viende chiamata "coda lunga" della rete, per cui un prodotto anche di qualche anno prima mantiene una sua attualità, specialmente se riproposto in altra forma e in un altro contesto”.

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