Sui portoni l’alfabeto della paura. Zona Statuto, l’incubo dei ladri

Via della Cernaia, spuntano segnali-civetta. Residenti preoccupati

Simboli usati dai ladri

Simboli usati dai ladri

Firenze, 21 aprile 2015 -  L’ALFABETO della paura sui citofoni dello Statuto. La prima ad essere scovata è stata una piccola incisione sulla pulsantiera di un campanello in via della Cernaia. Un graffito vergato nell’ottone, simile alla lettera A o ad un triangolo. I residenti l’hanno notato per la prima volta la scorsa settimana. Il pensiero è volato subito al famigerato «codice dei ladri»: l’alfabeto composto da una ventina di simboli che i topi d’appartamento utilizzerebbero per marchiare i campanelli degli obiettivi appetibili, in fase di perlustrazione o dopo averli svaligiati. Quasi invisibili di giorno con il riflesso del sole. Un libro aperto invece la sera, se illuminati dalla luce di una pila elettrica.

LA N VUOL dire che il momento buono per colpire è la notte, la X che l’obbiettivo è buono, il triangolo che in quella casa abita una donna sola oppure il rombo che la casa è disabitata. Mentre mezzo asterisco indica il fatto che nell’appartamento c’è quasi sempre qualcuno. In pratica una radiografia delle abitazioni. Lo slang di incisioni, a metà fra catena di Sant’Antonio, codice d’onore e leggenda metropolitana, non è mai sottovalutato del tutto dalle forze dell’ordine che però non hanno mai espresso un parere ufficiale sull’alfabeto che circola in Rete da almeno 15 anni.

Oggi quei simboli non smettono di fare paura. Soprattutto nel cuore della Firenze bene che mette in fila studi professionali e palazzine del primo Novecento, dai quali negli ultimi sessanta giorni sono partite tre denunce per furto. L’unica certezza è che le incisioni ci sono davvero. Difficile però stabilire quando siano state fatte. I residenti detective infatti hanno aguzzato le pupille e passato al setaccio il resto della strada scovando un’altra decina di simboli ravvicinati, in particolare una raffica di I comparse alla base dei campanelli. Della serie: tre indizi non fanno una prova ma lasciano sperare (in male). Fra le scoperte più inquietanti la lettera C incisa di fresco su un campanello di via Fabbroni e una piccola N (questa però dai profili morbidi, segno di un’incisione datata) in via della Cernaia. La traduzione da vademecum: casa ricca, buon obiettivo e consigliato orario notturno per il colpo. «La paura di una visita a sorpresa – spiega una residente di via della Cernaia – da queste parti c’è sempre. Il quartiere è un piatto ricco, per questo, quasi nessuno lo ammette ma i campanelli e la storia del codice segreto, viene presa in considerazione da molti di noi». Ad alimentare il rischio psicosi anche la presenza dei cantieri per la costruzione della linea 3 Careggi-Smn. Le transenne e i teloni dei cantieri, secondo gli abitanti, offrirebbero ai ladri un nascondiglio da occhi indiscreti e sarebbero un ottima via di fuga in caso di pericolo. «Senza contare – aggiunge – che la viabilità in direzione Careggi si è spostata su via Crispi spopolando l’angolo fra via dello Statuto e via della Cernaia». Un angolo «morto» dove i residenti hanno notato la maggior concentrazione di simboli soprattutto su lato dei civici dispari, ai quali per il momento non corrisponde però nessun furto realizzato, almeno nell’ultimo mese. «Potrebbe trattarsi di una fase di perlustrazione oppure di un codice segreto usato dai postini o di qualche graffio scambiato per una lettera – aggiunge – ma di sicuro nei prossimi giorni provvederemo alla cancellazione».

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