Alcol tour, 500 ragazzi sconvolti: sabato altri quattro ‘giri’ da sballo

Dopo la nostra denuncia continua la trasgressione senza limiti / SBRONZA LIBERA NEI BAR DEL CENTRO

Locali notturni, movida (foto New Press Photo)

Locali notturni, movida (foto New Press Photo)

Firenze, 2 settembre 2014 - QUATTRO alcol tour partiti a distanza di dieci minuti l’uno dall’altro, dieci locali del centro storico coinvolti e 500 ragazzi stranieri completamente sbronzi. Sabato notte, braccialetti gialli, verdi, rosa e neri si rincorrono e si incrociano lungo le vie più battute dalla notte. Le straniere ben imbenzinate non si contano, alla fine, ciondolano per la strada, ped inate dai soliti tampinatori di turno con la stessa dose di vino addosso.

Tre, questa volta, le fermate di partenza: a piazza Duomo si sono aggiunte piazza Indipendenza e piazza San Firenze. Le modalità di partecipazione sono rimaste le stesse della corsa ad alta gradazione denunciata da La Nazione sabato: con 15 euro metti al polso un braccialetto e hai diritto a bevute illimitate in tre locali e in una discoteca. Solo quello nero, battezzato il braccialetto ‘vip’, al tradizionale pacchetto aggiunge una fermata in più.

«Time’s up, here we go» sorride il leader del gruppo. Sono le 22.30 ed è ora di andare. Il gruppo col bracciale verde ha raggiunto quasi quota cento: shottino di benvenuto e la consegna di una nuova drink card per un altro «free shot». E così all’infinito tra sangria e vodka a volontà negli altri due pub fino ad arrivare all’ultimo stop del tour: una discoteca. Qui gli ‘indigeni’ capiscono che l’atmosfera è calda e partono all’imbrocco. E’ la moda del “ pub crawl’, un biglietto per comitive che girano diversi locali ubriacandosi fino a strisciare carponi e a non stare più in piedi. Lo sanno bene le organizzazioni di pr che guadagnano approfittando dei giovani stranieri e non esitano a introdurre nelle maratone minorenni né tantomeno ad abbandonare per strada chi, per il troppo alcol, rallenta il percorso. Basta leggere gli sms o gli inviti che corrono su Facebook o tramite internet, scritti in inglese, per capire chi sono i destinatari dei servizi: stranieri anche se a volte si intrufolano italiani, ragazzini che finiscono in coma etilico quasi senza accorgersene.

Il “tour che uccide”, così lo chiamano le mamme americane, è diventato un business fuori controllo a Firenze: tra venerdì e sabato La Nazione ne ha contati cinque. Niente è lasciato al caso: l’invito arriva puntuale dopo la pausa estiva quando i ragazzi appena atterrati a Firenze non hanno ancora sotto mano il taccuino di ‘quelli della notte’. Ecco che le guide delle sbronze organizzano le speciali visite guidate orientando, in questo modo, gli stranieri verso alcuni locali e non altri. Una sorta di welcome. Sono preoccupate le università straniere che temono il rimbalzo di pubblicità negativa oltre oceano e i residenti, buttati giù dal letto per la baraonda infernale. Saranno stati cinquecento i giovanissimi che non si reggevano più in piedi. Una bolgia. «Alla base di tutto – spiega Francesco Torselli di Fratelli d’Italia che sabato si è imbattuto in un alcol tour - resta però il problema del non pattugliamento del territorio: è inaccettabile che intere zone come quella di via Palazzuolo, ad esempio, siano assolutamente abbandonate. E’ assurdo che sabato notte, mentre sfilavano su e giù per la via centinaia di ragazzine ubriache, decine di ragazzi che cercavano di ‘farsele amiche’ offrendo loro bottiglie di ogni genere di bevanda alcolica, il tutto contornato da urla, grida e schiamazzi, non sia stata vista una sola pattuglia».

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