Movida, il patto funziona: ma solo in via dei Benci

Minimarket con vedetta per farla franca .Multe salate a undici rivendite che smerciavano alcol dopo le 22

I controlli degli steward all’esterno dei locali notturni in zona Santa Croce

I controlli degli steward all’esterno dei locali notturni in zona Santa Croce

Firenze, 21 settembre 2014 - SI SA, l'ordinanza comunale vieterebbe la vendita di alcol a partire dalle 22, e si sa anche (e basta fare un giro tra le decine di minimarket spuntati come funghi nelle strade che collegano Sant'Ambrogio a Santa Croce) che tra i gestori degli esercizi commerciali non serpeggia eccessivo zelo nel farla rispettare. Il siparietto è lo stesso, più o meno in tutta la città: se all’orizzonte sbuca una divisa, la 'vedetta' che è fuori dalla porta, fa un cenno al collega alla cassa che blocca all’istante la vendite di bottiglie. I controlli ci sono stati, ma come dire: fatta la legge, trovato l'inganno.

Sono stati annunciati con gran forza i divieti di vendita e promozione di alcol e le limitazioni che riguardano la somministrazione ma a quanto abbiamo visto poco è cambiato. Tranne in via dei Benci dove gli esercenti, come da accordi presi, si sono impegnati nel rispetto del Patto per la Notte: niente urla, niente schiamazzi, niente bottiglie e bicchieri in vetro lungo la strada, chiusura più o meno per tutti poco dopo le 2. La maggior parte dei residenti dice di aver finalmente dormito.

Gli steward, direttamente collegati alla volante della polizia, hanno tenuto sotto controllo gli assemblamenti rumorosi e, con la loro presenza, messo un freno alla vendita incontrollata dei minimarket della zona. Peccato, che ci è bastato spostarci di pochi metri e affacciarci in via dei Verdi o girare in via Ghibellina o continuare verso via dei Macci e peggio ancora, arrivare in Santo Spirito, per capire che il teatrino lì, è lo stesso della scorsa settimana. I giovani entrano ed escono dai piccoli esercizi e dai locali come formiche. In mano hanno lattine, bottiglie e anche bicchieri in vetro. Allora? «Si tratta di un problema di controllo del territorio – attaca Marco Stella, capogruppo di Forza Italia – va bene la presenza degli steward ma è fondamentale il collegamento con polizia municipale e forze dell'ordine». La notte rimane una spina nel fianco dell'amministrazione che da tempo cerca la strada giusta per raggiungere un giusto compromesso. Se i minimarket stanno valutando strade legali per tutelarsi dal divieto di vendita d'asporto, anche i locali chiedono a Palazzo Vecchio di rivedere l'ordinanza sulla somministrazione, altrimenti non escludono di procedere con un ricorso.

Intanto Confesercenti Firenze ha inviato una richiesta urgente di rettifica al sindaco: «Chiediamo – spiega Daniele Locchi, presidente Fiepet Confesercenti – di chiarire che il divieto riguarda la vendita d'asporto e soprattutto di modificare il punto sulla somministrazione che deve essere consentita oltre che ai clienti seduti al tavolo, anche a quelli che stazionano dentro al bar e nei dehors. Altrimenti rischiamo di dare un cattivo servizio».

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