Le notti alcoliche di Firenze: scatta la guerra allo "shottino" low cost

I bicchieri a pochissimi euro, gli sconti comitiva: viaggio nelle serate dei locali ad altissima gradazione DI ROSSELLA CONTE COMITATI - VIVERE A FIRENZE, LO SPECIALE

L'alcol low cost è un problema a Firenze (Germogli)

L'alcol low cost è un problema a Firenze (Germogli)

di Rossella Conte

Firenze, 26 agosto 2014 - non è istigazione a delinquere, ma semmai a bere: le tentazioni alcoliche riempiono i manifesti e poi magari si riempiranno anche i bicchieri. E’ la strategia dello sconto, paghi uno e scoli due. «Promozioni per studenti». «4 wine 10 euro». «Speciali offerte per donne» ammica la notte fiorentina. L’autostrada dello shot and go, del bevi e vai, del bevi finché ce la fai corre da piazza Beccaria a Santa Croce, da San Lorenzo fino al centro storico fiorentino. 

Un vizio quello del «prendi tre e paghi due», anzi uno, che nemmeno il piano di somministrazione di alimenti e bevande, la delibera con cui Palazzo Vecchio ha introdotto a marzo 2012 il divieto di «pubblicizzare con qualsiasi mezzo, visibile dall’esterno del locale offerte speciali che inducano il consumo di alcolici» è riuscito a scongiurare. Anzi, il tutto sembrerebbe finito in un bicchiere di vino.

E basta davvero un giro nell’epicentro della Firenze da bere per capire che in centro ognuno fa un po’ quello che gli pare. «Student price, 5 shots 5 euro» si legge su una lavagnetta in via del Corso. I due ‘buttadentro’ che presidiano il locale rincarano la dose: «5 shots 5 euro» strizzano l’occhio e lasciano pure un volantino. Uno, due, tre. E tutto giù d’un fiato. L’offerta è talmente allettante che un gruppo di tedesche si precipita al bancone. Un invito che viene accettato anche da tre ragazze americane che ringraziano con tanto di «wonderful». Poco più avanti scopriamo che lo sconto — forse — è addirittura più conveniente: qui un mojito o uno spritz o un gintonic, normalmene venduti al prezzo di 5 -8 euro, si possono scolare con soli 3 euro e 50. «Occasione da non perdere» sorride il barista. 

Da «Birra 3 euro o cocktail 4 euro» a «Free drinks for women»: il centro storico è una giungla di volantini e promozioni che pubblicizzano alcol a prezzi stracciati. In alcuni casi, davvero difficile stabilire se si tratta di spezzoni di listino o di vere pubblicità, ma si tratta di affari così convenienti a cui è difficile dire di no.

Occasioni low cost urlate a squarciagola per dare un morso alla crisi: nella notte fiorentina, soprattutto i gestori dei minimarket ma anche di qualche barettino o locale del centro storico che lavorano in prevalenza con turisti, fanno quasi a pugni per far sapere che «tre moretti costano 5 euro» o che su tutto il vino c’è una «speciale sconto del 15 per cento». 

«Birra della casa 4 euro» sventola un foglio che fa capolino da una vetrina di San Pierino. Lo stesso copione che si ripete nella zona di Santa Croce dove il locale con tanto di lavagnetta colorata invita anche ad assaggiare gli shottini «fruttati». Insomma, l’ideale per alzare il volume della serata. Ma è nella zona di Santa Maria Novella che si può fare il vero colpaccio. «4 bottiglie di vino a solo 4 euro». E gli effetti sono subito ben visibili: un paio di straniere barcollano e poi cascano sul portone di casa. Via Palazzuolo, altra offerta, altro giro di bevute: «Heineken 2 euro» circa tre euro in meno rispetto al prezzo di mercato o «speciali sconti per studenti». La scalinata della chiesa di San Paolino, infatti, è un ripostiglio di cartoni di vino e mozziconi di canne, di pezzi di pizza lasciati a macerare nel bollore di agosto e di bottiglie abbandonate. Infine via San Gallo: 10 birre 10 euro. Per chi ha ancora sete e non ha esaurito il badge.

 

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