Estate torrida, il super lavoro di Publiacqua: "Così vi difendiamo dalla siccità"

Oltre 400 lavori straordinari, soprattutto nelle frazioni e in collina

Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua

Filippo Vannoni, presidente di Publiacqua

Firenze, 1 agosto 2015 - Perdite, problemi agli impianti sottoposti a elevato stress, rotture di tubi per l’escursione termica, mancanza d’acqua a causa dell’aumento esponenziale del suo consumo, dovuto al grande caldo e all’arrivo stagionale di villeggianti e turisti, alle annaffiature dei giardini e ai rabbocchi alle piscine. Sono questi i motivi che nel solo mese di luglio hanno impegnato Publiacqua e le sue 80 squadre in 400 interventi straordinari, in particolare nelle frazioni e in collina. Sono rimaste a secco zone del Mugello, del Chianti, Valdarno Fiorentino.

Ma in quest'estate particolarmente sfortunata, come l’ha definita il presidente di Publiacqua, Filippo Vannoni, anche a Firenze si sono verificati problemi. C’è stato il guasto all’impianto di Fabbiolle, che porta l’acqua a Impruneta, e a quello dell’Anconella, dove è saltato l’impianto elettrico per soli 20 minuti a causa di un incidente legato ai lavori in corso per l’ammodernamento dell’impianto. Ma considerando che all’Anconella si producono 2,7 metri cubi al secondo di acqua, le conseguenze sono state importanti. Su Firenze, in questa torrida estate, incidono anche i lavori della tramvia, con gli interventi sui sottoservizi, che comprendono anche eventuali spostamenti o rotture accidentali alla rete idrica, e i lavori per sostituire i tubi sotto il ponte all’Indiano, che si concluderanno il primo settembre. Fino ad allora, però, l’impianto di Mantignano non è connesso con il viale XI Agosto e dunque la zona di Sesto, Castello e del Sodo si approvvigiona all’Anconella. In totale, tra giugno e luglio, sono stati 38mila gli interventi effettuati da Publiacqua, con una media di 650 il giorno.

"Non c’è allarme siccità, l’invaso di Bilancino si trova a 61 milioni di metri cubi, contro un massimo di 69, quindi con un quantitativo d’acqua sufficiente per arrivare alla fine del mese di ottobre – ha sottolineato il presidente di Publiacqua, Vannoni – ma sono invece le frazioni e le zone collinari la nostra priorità. Sono stati un giugno e un luglio particolarmente impegnativi per noi e abbiamo dimostrato di poter rispondere, nonostante questo evento eccezionale, fra il 75 e l’85% delle chiamate che sono state effettuate. Ci stiamo attrezzando per rispondere al 100%, ma se continuerà questo clima così torrido avremo difficoltà anche in agosto». Publiacqua non solo però interviene, ma fa attività di prevenzione. «Lo spreco dell’acqua – ha fatto presente il presidente – non piace neppure a noi. Chiedo scusa a tutti i cittadini che hanno visto zampillare l’acqua sui loro marciapiedi in questi due mesi, ma sappiate che abbiamo stressato i nostri operai che hanno lavorato anche con 40 gradi".

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