Firenze 4 maggio 2015 - Dopo l’allarme lanciato dall’Accademia della Crusca a ‘La Nazione’ sull’azzeramento dei fondi di finanziamento – 200mila euro – da parte della Regione e il rischio di dover bloccare progetti e tagliare personale, il mondo politico rilancia il grido d’aiuto. Lo fa per voce della senatrice Pd Rosa Maria Di Giorgi: «Questa istituzione rappresenta la nostra eccellenza nazionale in campo linguistico – dice –. La Regione deve mantenere l’impegno e il governatore Rossi non può consentire che questa istituzione si impoverisca in quanto a capitale umano. I giovani ricercatori e gli esperti collaboratori compiono un lavoro quotidiano che gli altri paesi ci invidiano – incalza Di Giorgi –. Tutto il possibile va fatto: le istituzioni si impegnino e anche le imprese facciano la propria parte. Il nostro impegno a livello nazionale e la disponibilità del ministero della Cultura hanno garantito un finanziamento da parte dello Stato che, seppure insufficiente, certifica tuttavia l'attenzione e la giusta considerazione per una istituzione che rappresenta la nostra eccellenza nazionale in campo linguistico».
Anche Leonardo Bieber, presidente della commissione urbanistica in consiglio comunale e candidato Pd alle prossime elezioni regionali, calca la mano: «Non possiamo permettere che istituzioni che hanno fatto la nostra storia riducano l’attività e il personale per mancanza di fondi. La lingua rappresenta la nostra identità e il nostro patrimonio: occorre, quindi, che accanto allo sforzo del Governo e ad altri strumenti di finanziamento sul modello Art Bonus, la Regione si adoperi per mantenere gli impegni presi. Ogni altra azione sarebbe un grave errore, culturale prima che politico».
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