A Firenze sbarcano gli angeli del turista

Si tratta di cittadini volontari che, in modo del tutto gratuito, accolgono i viaggiatori portandoli a scoprire gli aspetti nascosti, la vita quotidiana e le curiosità della città

Un gruppo di turisti a Prato (foto Attalmi)

Un gruppo di turisti a Prato (foto Attalmi)

Firenze, 27 novembre 2014 - Sbarca a Firenze il fenomeno dei ‘Greeters’, cittadini volontari che, in modo del tutto gratuito, accolgono i viaggiatori portandoli a scoprire gli aspetti nascosti, la vita quotidiana e le curiosità della città. L’iniziativa è stata presentata oggi in Palazzo Vecchio alla presenza dell’assessore allo Sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini e del nucleo fondatore dei Greeters fiorentini Andrea Palchetti, Ilaria La Mura, Giuseppe Vitale e Paolo D'Errico.

“Sosteniamo questa iniziativa perché va nell’ottica di fare dei cittadini i protagonisti dello sviluppo e della promozione della città – ha detto Bettarini - Abbiamo subito appoggiato con grande interesse questa idea che ci è stata presentata: è l’idea di una città che accoglie e che si promuove. I Greeters non sono guide turistiche – ha precisato Bettarini - hanno un ruolo completamente diverso, svolgono un’attività del tutto gratuita, non possono accompagnare gruppi numerosi e non visitano chiese, musei e monumenti. Sono dei fiorentini che amano Firenze e vogliono farla conoscere ai visitatori rendendola anche più aperta e accogliente. Pensiamo che sia anche attraverso iniziative di questo tipo che possiamo rendere Firenze più forte sul turismo”.

Il movimento Greeters nasce nel 1992 a New York dal desiderio di Lynn Brooks di sfatare l’idea di una città pericolosa e caotica: il miglior modo per farlo, secondo Brooks, era quello di affidarsi agli abitanti del posto per raccontare la città nei suoi aspetti reali.

L’idea si rivelò un successo diffondendosi in diversi Paesi e portando alla creazione della rete internazionale ‘Global Greeter Network’, che oggi comprende oltre 80 città sparse nel mondo. Dopo Torino e Napoli il programma Greteers arriva a Firenze grazie a un gruppo di fiorentini volontari che ha sperimentato direttamente negli Usa l’utilità della rete, per poi decidere di trasferire l’esperienza nella propria realtà. Due di loro, durante un viaggio a Chicago, sono stati infatti ‘accolti’ da un pensionato italo-americano dei Chicago Greeters che, in modo del tutto volontario, ha mostrato loro i posti e i locali a lui più cari, fornendo spunti per il soggiorno in città.

“Si tratta di una forma di accoglienza che niente ha a che vedere con l’attività delle guide turistiche – hanno precisato i Greeters fiorentini - I gruppi Greeters sono tutti volontari, possono accogliere pochi o singoli visitatori, non possono in alcun modo far visitare musei, chiese, monumenti e svolgono la loro attività in modo del tutto gratuito. Il programma – hanno spiegato - porta alla città vantaggi economici perché è in grado di attrarre turismo per la comunità, contribuisce a migliorare l’immagine della città improntandola all’accoglienza e alla cordialità, favorendo anche l’interscambio culturale e rappresentando un’opportunità di volontariato per chi vive e lavora in città”.

I Greeters fanno capo a un’associazione locale che mette in contatto gli ospiti con i volontari: in base alla richiesta, alla lingua prescelta e agli interessi dell’ospite (sportivi, di shopping, culinari, etc), viene poi scelto il Greeter più adatto a svolgere l’accompagnamento. Il progetto ha il patrocinio del Comune di Firenze e il sostegno di Legambiente Firenze.