{{IMG_SX}}Firenze, 6 luglio 2009 - L'aveva già perseguitata per lungo tempo e ora è tornato alla carica, un uomo, 38 anni, fiorentino, che ha scagliato contro le finestre dell'abitazione della famiglia della vittima, ben 5 bottiglie molotov. L'uomo è finito in carcere questa mattina, per detenzione e fabbricazione di armi illegali il reato per cui è scattato l'arresto. Secondo quanto ricostruito dai militari, il trentottenne dal 2000 al 2004 avrebbe tormentato la donna, oggi 37 anni, conosciuta casualmente una sera e di cui si era invaghito. 

 

Telefonate, minacce, rifiuti lanciati contro l'abitazione, che avevano portato la donna a denunciarlo più volte. L'uomo poi sarebbe come scomparso per anni. Da circa sei-sette mesi però nuovamente si sarebbero ripetuti strani episodi: lettere minatorie recapitate all'abitazione dove un tempo abitava la donna e dove tuttora vivono suoi familiari, ancora rifiuti lanciati contro la casa, a dicembre anche il portone incendiato. Nella notte tra sabato e domenica scorsi poi qualcuno da' fuoco alle fronde degli alberi lungo la recinzione dell'abitazione.

 

Un uomo viene ripreso dalle telecamere installate all'esterno della casa: la donna lo riconosce come il suo antico persecutore. Stamani infine il lancio delle bottiglie molotov, quando in casa c'era un parente della donna che ha tentato anche di inseguire l'uomo che avrebbe tirato gli ordigni e che lo avrebbe minacciato. I carabinieri, allertati, sono poi intervenuti e hanno bloccato il trentottenne dopo averlo atteso sotto la sua abitazione.