Firenze, 24 maggio 2009 -  Ogni anno il Comune di Firenze spende per la manutenzione del verde pubblico circa dieci milioni di euro. La cifra è complessiva e riguarda la direzione ambiente di Palazzo Vecchio e, soprattutto i cinque quartieri cittadini visto che, ormai, i quattro quinti di parchi e giardini, sono affidati per gestione e manutenzione ai quartieri.

 

«Il Comune — spiega l’assessore all’ambiente Claudio Del Lungo — spende ogni anno per le alberature 750mila euro e circa 400mila euro per la manutenzione dei giardini. Poi ci sono i servizi affidati a Quadrifoglio (per la pulizia degli spazi verdi) che ammontano a circa un milione di euro».

 

E tutto il resto? Lo spendono i quartieri. La gestione del verde fu ‘scippata’ alla direzione ambiente nel 1993 e, da quel momento è rimasta decentrata. Un’idea che l’assessore Del Lungo non ha mai condiviso: «Come si possono fare economie di scala se si fanno tanti appalti da 20-30 mila euro alla volta? Per ottenere un vero risparmio e ottimizzare i fondi investiti l’idea vincente è quella di un global service. Di un appalto, cioè, che sia unico (o al massimo diviso in due o tre gare) per tutta la città e che, anche se gestito dai quartieri, consenta di risparmiare su ogni singolo intervento».
 

 

La giunta Domenici pare abbia spesso discusso del tema e le posizioni sono rimaste immutate: l’assessore al decentramento Cristina Bevilacqua (Pd) ha difeso l’idea dell’affidamento ai quartieri, il verde Del Lungo ha insistito per recuperare una gestione centralizzata. Bevilacqua ha persino presentato in giunta per l’approvazione un regolamento specifico.

 

Del Lungo ha messo sul tavolo le sue dimissioni e l’idea è stata respinta al mittente.  «Fra l’altro — commenta l’assessore dimissionario che ha già preso ufficialmente le distanze da un eventuale altro impegno amministrativo — non sono mai riuscito a sapere esattamente quanti soldi spendono i quartieri per i loro giardini». E ancora: «Non può essere un caso se a Roma due sindaci di opposto orientamento politico hanno preso la stessa decisione: Veltroni ha tolto alle municipalità i finanziamenti per l’ambiente, il suo successore Alemanno ha concentrato la gestione nelle mani del Comune».
 

 

La considerazione è economica: con gli stessi 10 milioni di euro (già insufficienti, visto che ci servirebbero tre o quattro milioni di euro in più) potrebbero essere realizzati più servizi. Bevilacqua, invece, va avanti per la sua strada. Solo una ventina di giorni fa ha pubblicizzato i 75mila di euro di sponsorizzazioni per i giardini ottenuti dai privati.
 

 

Ma il problema del nostro verde non è solo la manutenzione. «Abbiamo bisogno di fare investimenti — insiste De Lungo — in una città dove ci sono 65mila alberi dovremmo sostituirne ogni anno almeno 2000. E non mi riferisco a quelli che cadono o in cattivo stato di salute, ma alla manutenzione annuale straordinaria per salvaguardare il nostro patrimonio arboreo».
 

 

E poi mancano i soldi per le aree per cani (in città ce ne sono 35, ma è evidente a tutti che non sono sufficienti). «Servirebbero milioni di euro per recuperare siepi, cordoli, fontanelle, impianti di illuminazione, deterioramento complessivo» E’ lungo l’elenco dell’assessore, Firenze però più che la vocazione del Comune verde, che ormai i cittadini pretendono, è decisamente un Comune al verde.