{{IMG_SX}}Firenze, 4 marzo 2009 - "Sentenza storica che riconosce danni e responsabilità e che crea un precedente per tutte le opere di questo genere in Italia, dalla Val di Susa al ponte sullo stretto''. Così Girolamo Dell'Olio, presidente dell' associazione ambientalista Idra che da anni si batte contro i danni ambientali in Mugello causati dai lavori dell'Alta velocità, commenta la sentenza che ha portato a 27 condanne e 150 milioni di risarcimenti.

 

Ma ora, avverte Dell'Olio, occorre porre l'attenzione a Firenze e ai lavori cittadini del sottoattraversamento e della nuova stazione Tav. ''Sono state inviate alle autorità competenti 91 diffide - ha spiegato - di cittadini che abitano nella zona tra viale Lavagnini e via Fra' Bartolommeo, in cui si sostiene che ''nella deprecata ipotesi che si verifichino alcuno dei danni paventati'', i firmatari ''si riservano di esercitare le più opportune azioni per l'accertamento di eventuali responsabilità delle amministrazione che hanno concorso all'approvazione di un progetto di atttraversamento sotterraneo della linea ad alta velocità nella città di Firenze che non tenga debito conto dei rilievi e oggettivi pericoli''.