{{IMG_SX}}Firenze, 9 ottobre 2008 - Ponte Vecchio per un giorno trasformato in un'aula universitaria con tutto quello che serve agli studenti: computer portatili, blocchi per appunti, docente che spiega e scrive alla lavagna. Tra gli archi del Corridoio vasariano, i negozi di oreficeria famosi nel mondo e la curiosità dei turisti. Così un centinaio di studenti del Polo di Scienze ha fatto lezione questa mattina per protestare contro i tagli all'Università previsti dal Governo.

 

In 'cattedra' c'era Stefano Cicchi, ricercatore, che ha parlato della chimica delle sostanze naturali. Dopo Ponte Vecchio gli studenti si sono spostati in piazza Pitti per una lezione sui sensori e poi a piazza della Signoria, a due passi da Palazzo Vecchio, per un'introduzione ai nanosistemi. In evidenza cartelli contro la legge 133 e slogan come 'Università vendesi'. Alcuni distribuivano volantini con scritto 'Una lezione per tutti contro un'Università per pochi'.

 

''Una provocazione - ha detto Cicchi - per esprimere il dissenso dei ricercatori sulla riforma''. La protesta è stata organizza dal Collettivo di Scienze, che questa sera ha previsto un'ulteriore lezione a Ponte Vecchio, questa volta tenuta da un ordinario, Marco Rosa-Clot. Domani mattina manifestazione in centro che coinvolgerà gli studenti delle superiori e gli universitari. Intanto prosegue l'occupazione al Polo di Sesto fiorentino e alla facoltà di agraria.

 

Inoltre, uno striscione con la scritta ''Salviamo l'Università', appeso ad alcuni palloncini, questo pomeriggio è stato fatto volare da alcuni rappresentanti degli Studenti di sinistra dell'Ateneo fiorentino davanti al centro tecnico di Coverciano, a Firenze, dove è in ritiro la nazionale. Gli Studenti di sinistra parlano di ''tagli indiscriminati'' e di ''attacco del Governo, mirato a colpire i fondamenti dell'Università pubblica e a sancirne il definitivo declino''