{{IMG_SX}}Firenze, 7 agosto 2008 - Firenze è in assoluto la città più calda d’Europa. La colonnina di mercurio, secondo i dati forniti dal LaMMa (il laboratorio per la metereologia e la modellistica ambientale), alle 16,30 di ieri è schizzata a 37,3°. La più alta in assoluto mai raggiunta dall’inizio della stagione estiva. Il titolo di ‘citta bollente’, Firenze non lo ha conquistato a caso. Basta infatti sbirciare le temperature massime raggiunte nelle ‘capitali europee dell’afa’, Atene e Madrid, per rendersi conto di una realtà molto differente, con 33° di punta massima nella prima e 36° nella seconda. Ma il vero record sarà raggiunto soltanto oggi, quando il termometro a Firenze toccherà i 38°, staccando ulteriormente le dirette concorrenti.

 

Scendendo nel dettaglio, il bollettino Arpat, per la giornata di ieri, indicava una qualità dell’aria, nel nostro territorio urbano, tutto sommato accettabile, con valori poco al di sotto della soglia critica, sia per quanto riguarda i livelli di CO2, sia per quelli di PM10. Le previsioni per oggi parlano chiaro. Sereno o poco nuvoloso con venti deboli a prevalente regime di brezza. Fortunatamente, nonostante l’ondata di caldo africano, non ci sono state particolari segnalazioni al 118. Nessun malore, quindi, dovuto alla colonnina oltre misura. Segno che la politica di prevenzione ha prodotto i suoi effetti.

 

Numerosi anziani si sono comunque presentati nei pronto soccorso degli ospedali della città in leggero stato di disidratazione. Niente di grave, nessun colpo di calore, ma i primi malesseri non devono mai essere sottovalutati. "Nelle persone più deboli - spiega il dottor Stefano Grifoni, direttore del pronto soccorso dell’ospedale di Careggi - il senso della sete è molto meno sviluppato rispetto ai giovani e a chi gode di buona salute. Ecco perché, in casi di eccezionale calura, è necessario bere molta acqua naturale, anche due o tre litri al giorno. Basta che non sia gassata e che non sia troppo fredda. La seconda regola fondamentale - spiega il dottor Grifoni - impone di ridurre al minimo le attività fisiche affaticanti e di non uscire di casa nelle ore più calde, nella fascia che va da mezzogiorno alle 17. E’ poi opportuno indossare abiti leggeri, meglio se di cotone e di colore chiaro, in modo da non attirare troppo i raggi del sole. A tavola è necessario evitare piatti mal digeribili e pesanti, come i fritti e i condimenti troppo elaborati e ricchi di grasso. Niente alcol. Meglio frutta, verdura, gelati e pasta condita con il pomodoro fresco. Tengo a precisare - conclude il medico - che in questi casi sono i malati e gli anziani le persone più a rischio. Penso soprattutto a chi è costretto a stare da solo in città anche se, a giudicare dal numero delle persone che si stanno presentando al pronto soccorso, direi che la maggior parte dei fiorentini non è ancora partita per le vacanze".

 

Anche la Società della Salute consiglia di non uscire nelle ore più calde della giornata, di evitare l’esposizione prolungata al sole e di bere molta acqua. In caso di bisogno è stato predisposto un numero verde (800/801616) che consentirà di ottenere consigli e aiuti concreti.