{{IMG_SX}}Firenze, 30 giugno 2008 - Gireranno in strada nel centro storico di Firenze per cercare di dissuadere, con buone maniere, i connazionali impegnati nel commercio abusivo. I protagonisti di questa iniziativa sono dieci giovani senegalesi, alcuni di loro ex venditori ambulanti abusivi. Contemporaneamente avvicineranno anche fiorentini e turisti che sporcano, magari gettando cartacce per terra, e li inviteranno a tenere atteggiamenti più decorosi.

 

L'iniziativa, che nasce da un progetto del Comune e del consolato del Senegal e costa 20mila euro (tra
formazione e stipendio),
avrà carattere sperimentale e partirà domani per continuare un mese. I senegalesi
saranno in servizio dalle 16 alle 24: vestiranno con camicia bianca e pantaloni blu, cappellino bianco con il simbolo del Comune e la scritta 'ausiliario mediatore sociale' e comunicheranno con walkie talkie. Non saranno assimilabili a forze dell'ordine o a guardie giurate: loro compito sarà rivolgersi gentilmente a turisti, cittadini o venditori abusivi.

 

In particolare, a questi ultimi potranno spiegare che esiste il progetto al quale stanno partecipando per invitarli a 'passare dall'altra parte'. ''Si tratta - ha sottolineato l'assessore comunale alla Sicurezza, Graziano Cioni - di un progetto di mediazione sociale che mira a contrastare quei reati e quegli atti indecorosi che sono uno schiaffo per la citta'''.

 

L'iniziativa, oltre che da Cioni, è stata illustrata anche dal console onorario del Senegal Eraldo Stefani. ''Firenze - ha sottolineato Cioni - è una città che non deve affrontare emergenze particolari a livello di sicurezza quanto problematiche legate alla vivibilità, al mancato rispetto delle regole e al decoro. Per questo stiamo agendo a più livelli per potenziare l'attività di prevenzione, prevenzione che ha nel dialogo e nella comunicazione gli elementi fondamentali. Il progetto che prenderà il via domani risponde pienamente a questa filosofia perchè
utilizza le potenzialità della mediazione sociale per migliorare la vivibilità della città".

 

''Se vinceremo questa scommessa - ha aggiunto l'assessore - sarà un modello da esportare perchè capace di agire alla radice per superare il contrasto in strada che spesso si risolve in un 'guardia e ladri' estenuante e poco utile, ma non per questo non deve essere fatto''. ''Si tratta di un progetto innovativo, il primo di questo genere in Italia - ha precisato Stefani - attraverso cui i senegalesi che vivono a Firenze possono dare un contributo concreto alla vivibilità della città. E' molto importante anche perchè è anche l'occasione per rivalutare l'immagine del Senegal e dei senegalesi agli occhi dei fiorentini. Senza dimenticare la valenza nei confronti dei venditori: essere avvicinati e dialogare con un connazionale nella propria lingua, toccare con mano che esistono altre strade per vivere in Italia rispetto all'illegalità sono più eloquenti di mille parole''.