Firenze, 9 maggio 2008 - La Fiorentina non è più padrona del proprio destino. Ad un punto dal quarto posto oggi
occupato dal Milan e con ancora la delusione Uefa da smaltire, ai viola serve un miracolo per riprendersi il quarto posto che vale la Champions League.

 

Giampaolo Pazzini (nella foto con Mutu) sa che sarà dura, ma continua a crederci così come tutto il gruppo guidato da Prandelli che da oggi è in ritiro per la sfida di domenica con il Parma. "Non era mai successo di andare in ritiro due giorni, ma non è una cosa straordinaria. Lo abbiamo chiesto noi per stare di più insieme e prepararci al meglio - spiega Pazzini -. Non siamo più padroni del nostro destino, ma vogliamo fare il massimo dei punti e avere la coscienza a posto. Domenica il Milan va a Napoli che è un campo difficile, ma prima guardiamo in casa nostra e pensiamo a battere il Parma".

 

Perdere il quarto posto sarebbe una grande delusione per una squadra che ha sfiorato la finale Uefa e che ha dovuto rinunciarci dopo il ko ai rigori con il Glasgow Rangers. "Non possiamo più recriminare sulla Uefa - dice Pazzini -. Volevamo la finale e ci è mancato poco, ma i rimpianti appartengono al passato".
 

Per Pazzini non è stata una stagione facile ed era prevedibile dopo l'addio del bomber Luca Toni, idolo dei tifosi viola e implacabile goleador. Pazzini prova a fare un bilancio, anche se aspetta "le ultime due giornate, non è stata la stagione della vita, ma non è stata nemmeno da buttare. Ho fatto gol importanti, assist e anche qualche errore. A volte - spiega l'attaccante ex Atalanta - il calcio è questione di centimetri, se domenica fosse entrato il pallone in rovesciata, avremmo letto altri commenti".

 

Nonostante qualche critica il 'Pazzo' si trova a suo agio a Firenze: "La gente mi ha sempre voluto bene e io
voglio bene alla città, sinceramente non penso al futuro. Ora voglio solo guardare a queste due gare di campionato".

 

Il fantasma di Toni e Vieri a contendergli il posto, per Pazzini è stata davvero dura. "Il dualismo con Christian non è stato un problema, anzi. Ha giocato il più in forma, io credo di essere cresciuto molto nel corso della stagione. Mi vedo migliorato sotto certi aspetti le critiche mi hanno fortificato, mi manca qualche gol 'sporco' ma sicuramente sono anche più pronto in area. Giocare sempre spalle alla porta non è semplice. La punta centrale in questo modulo aiuta molto la squadra e io mi sono trovato bene. Posso fare la prima o la seconda punta, ora sono un attaccante molto più completo".

 

La squadra oggi ha sostenuto un allenamento pomeridiano e poi ha raggiunto il ritiro in vista del match interno con il Parma. Il tecnico viola dovrà fare a meno degli squalificati Pasqual e Mutu, oltre che dell'infortunato Vieri.


La formazione è praticamente fatta
. Frey tra i pali, davanti a lui difesa a quattro con Jorgensen a destra, Gobbi a inistra, Ujfalusi e Gamberini coppia centrale. A centrocampo giocheranno Donadel, Montolivo e Liverani, con l'alternativa costituita da Kuzmanovic. In attacco Pazzini punta centrale, con Santana sulla fascia e Osvaldo a fare le veci di Mutu. Probabile formazione (4-3-3): Frey; Jorgensen, Ujfalusi, Gamberini, Gobbi; Liverani, Donadel, Montolivo; Osvaldo, Santana, Pazzini.