{{IMG_DX}}Firenze, 27 febbraio 2008 - Chi sarà sorpreso in possesso di vecchie lire false andrà incontro a una condanna. Lo sottolinea la Cassazione, confermando la condanna inflitta dalla Corte d'appello di Firenze a un 33enne che deteneva banconote da 100mila e 10mila lire contraffatte.

 

L'imputato si era rivolto alla Cassazione contro il verdetto dei giudici del merito, sostenendo che "il fatto non costituiva più reato perchè le lire non avevano più corso legale in Italia". Di tutt'altro avviso gli 'ermellini' della quinta sezione penale, che hanno rigettato il ricorso: "le lire italiane conservano - si legge nella sentenza n.8671 - anche se indirettamente, la qualità conferita dall'ordinamento giuridico di mezzo di pagamento con efficacia liberatoria in ragione della legale possibilità, per un periodo decennale, della sua conversione nella nuova valuta riconosciuta dall'ordinamento".