Festival di Sanremo, quando i giovani sono toscani

La sezione "nuove proposte" da sempre territorio di caccia per le ugole del granducato

Francesco Gabbani (Ansa)

Francesco Gabbani (Ansa)

Sanremo, 13 febbraio 2016 - La vittoria di Francesco Gabbani tra i giovani al Festival di Sanremo non è certo una novità per le voci toscane. Anzi, da quando esiste questa categoria si può parlare di vero e proprio "territorio di caccia" per le ugole del Granducato, che sul palco del teatro Ariston ha spesso fatto incetta di riconoscimenti.

Per trovare il primo vincitore toscano bisogna tornare al 1990. L'anno prima sul podio era salito Aleandro Baldi con "E sia così": arrivò terzo. Sembrava abbonato al podio, senza assaporare la vittoria: già nel 1986 era arrivato secondo nella sezione "Emergenti" con "La nave va". Poco male: si sarebbe rifatto ampiamente di lì a poco, portando a casa una doppietta con il primo posto fra i giovani e quello tra i big.

Ma andiamo per ordine e torniamo al 1990: sul palco sale un ragazzo fiorentino dalla voce graffiante e che per diverso tempo sarà etichettato come cantante del disagio, del pessimismo. E' Marco Masini: la sua "Disperato" vince e stravince, seguiranno anni di grandi successi. Poi la caduta e il ritorno impetuoso, alla grande, con la vittoria proprio al Festival 2004 con "L'uomo volante".

La vittoria di Masini nel 1990 apre la strada a un poker straordinario, tutto toscano, interrotto solo per un anno per la reazione emiliano-romagnola che nel 1993 scatenò la sua potenza di fuoco mandando sul podio degli emergenti una certa Laura Pausini (che da lì in poi, grazie a Marco che se n'era andato senza tornare, avrebbe venduto qualcosa come 70 milioni di copie) al primo posto e un certo Nek al terzo.

Dopo Masini, nel 1991 è la volta di Paolo Vallesi: stessa città (Firenze), stessa età, anch'egli con un pezzo virato sul negativo. Con la sua "Le persone inutili" Vallesi vince, ma forse è troppo "masiniano", pensano in molti. Errore: l'anno dopo va sul podio dei big con "La forza della vita".

Il cammino prosegue con il 1992. Questa volta ben due fiorentini in gara tra i giovani: Alessandro Canino, che arrriva sesto con "Brutta" ma spopola e vince anche il Telegatto, e Aleandro Baldi, che finalmente conquista il successo con "Non amarmi" cantato in duetto con Francesca Alotta

Dopo la pausa del 1993, Firenze viene spodestata da Pisa e da Prato. Infatti il 1994 consacra un nome che resterà per gli anni a venire e che si affermerà in tutto il mondo: Andrea Bocelli, che a Lajatico ci era nato e ci viveva, ma che a Prato studiava canto dal maestro Luciano Bettarini. E non a caso pratese era Gloria Nuti, una delle autrici del pezzo (bellissimo) "Il mare calmo della sera". Successo scolpito nel marmo. Ma Firenze si consola: appena fuori dal podio c'è una peperina che farà parlare di sé. Si chiama Irene Grandi...

E così Gabbani ha riportato in Toscana una vittoria che mancava da tempo. E dire che l'anno scorso la Toscana piazzò addirittura due cantanti sul podio: terzi a parimerito la pratese Amara e il livornese Enrico Nigiotti.