Giovedì 25 Aprile 2024

Fede registrato: "Dell'Utri sa e si mangia i soldi di Berlusconi". Ma l'ex direttore: "Tutto falso"

La conversazione tra il giornalista e il suo personal trainer Gaetano Ferri depositata agli atti del processo sulla trattativa Stato-mafia. Fede: "Manipolate le mie dichiarazioni"

Il giornalista Emilio Fede, ex direttore del Tg4 (Ansa)

Il giornalista Emilio Fede, ex direttore del Tg4 (Ansa)

Milano, 22 luglio 2014 - "Guarda a Berlusconi cosa gli sta mangiando. Perchè lui è l'unico che sa... Ti rendi conto che ci sono 70 conti esteri, tutti che fanno riferimento a Dell'Utri?". A parlare così è Emilio Fede durante una conversazione con il suo personal trainer, Gaetano Ferri, in cui si fa riferimento all'ex senatore Marcello Dell'Utri e ai suoi rapporti con l'ex premier. 

Il dialogo, che risale al 2012, è stato registrato da Ferri che l'ha consegnato ai magistrati di Monza. Dopo avere "ripulito" il sonoro dai rumori di sottofondo, a maggio la Procura lombarda l'ha mandata ai pm di Palermo. Ora l'intercettazione "è stata depositata agli atti del processo sulla trattativa Stato-mafia. Molti brani del dialogo sono scarsamente comprensibili. 

"MANGANO, MAFIA E SOLDI" - "C'è stato un momento in cui c'era timore ....- dice l'ex direttore del Tg4 - Che loro hanno messo Mangano (il boss morto in carcere noto come lo stalliere di Arcore, ndr) attraverso Marcello (Dell'Utri, ndr)". "La vera storia della vicenda Berlusconi - prosegue - ...mafia, mafia ...soldi, mafia, soldi...Berlusconi". "Sì, sì - aggiunge Fede - Dell'Utri era praticamente quello che investiva...Chi può parlare? Solo Dell'Utri". "Mangano era in carcere. Mi ricordo che Berlusconi arrivando - dice Fede riportando una sorta di dialogo tra Berlusconi e Dell'Utri - ..'hai fatto?'...'sì sì... gli ho inviato un messaggio... gli ho detto a Mangano: sempre pronto per prendere un caffè". "Era un messaggio per rassicurare lui su certe cose che non so...- spiega a Ferri - E devo dire che questo Mangano è stato un eroe. E' morto per non parlare". 

IL CASO SAMORI' - Nella registrazione Fede parla anche delle presunte richieste di denaro che Marcello Dell'Utri avrebbe fatto ad Alberto Samorì, imprenditore che si è candidato con un suo movimento alle Politiche del 2012. "A Samorì che voleva passare con Berlusconi io gli avevo dato una mano... poi è intervenuto Dell'Utri e gli faccio rivolgiti a Dell'Utri, ma stai attento perché Dell'Utri è un magna magna. Mi ha detto Samorì 'cazzo se non avevi ragione... gli ho chiesto mettimi in lista e sai cosa mi ha chiesto: 10 milioni di euro'". "Samorì - continua Fede - disse che non è un farabutto... peggio. E' una delle persone peggiori che abbia incontrato". E Ferri gli chiede: "E quindi Berlusconi è costretto ad averlo questo onorevole (riferendosi sempre a Dell'Utri, ndr)?". "Sì per risparmiargli l'arresto - risponde ancora Fede - per non farlo arrestare... Devo dire che per me è stato sempre di grande cortesia siciliana. Ho conosciuto segreti di tutti e due con i segreti che so non me ne approfitto".

LA SMENTITA DI FEDE - Ma l'ex direttore del telegiornale di Retequattro smentisce quanto riportato nella registrazione. "E' tutto falso, l'ho già detto ai magistrati e ho denunciato quel truffatore per calunnia e minacce gravi - replica Fede all'Ansa -. Lui ha manipolato le mie dichiarazioni". "E' un truffatore, è stato in galera, imbrogliava la gente travestito da rappresentante delle forze dell'ordine, sono cose che sanno tutti - ha aggiunto il giornalista -. Quel che fa testo è quello che io ho sempre detto ai magistrati di Palermo: sapevo che Berlusconi si preoccupava della famiglia di Mangano che veniva tenuto in galera perché rivelasse qualcosa contro il presidente e che aveva chiesto anche a Dell'Utri di occuparsene, ma sono cose che sanno tutti, erano scritte sui giornali". "Berlusconi diceva che Mangano si stava sacrificando per lui - ha continuato - e che bisognava fare qualcosa per la sua famiglia, queste sono le cose che ho riferito ai magistrati, di Dell'Utri non ho mai detto altro e non so nulla di conti esteri". Quanto ai dialoghi contenuti nelle registrazioni telefoniche consegnate da Ferri alla procura, secondo Fede si tratta di manipolazioni fatte con spezzoni di conversazioni. "Era venuto anche da me a offrirmele chiaramente per ricattarmi e credo le abbia offerte anche a quotidiani - ha aggiunto -, ma io l'ho respinto in modo deciso e lui è arrivato anche a minacciarmi". Fede ha ribadito di rispondere 'totalmente' a quanto riferito al pm Di Matteo, tutto il resto, ha aggiunto, sono solo falsità. Fede ha anche precisato di aver presentato una denuncia contro Gaetano Ferri due mesi fa alla Procura di Monza.