Mercoledì 24 Aprile 2024

Fecondazione eterologa, ecco le linee guida: anonimato dei donatori, rimborsi, screening

Cinque i punti sottolineati dagli esperti nel documento da sottoporre al ministero

Fecondazione artificiale, foto generica (Ansa)

Fecondazione artificiale, foto generica (Ansa)

Roma, 26 luglio 2014 - Anonimato dei donatori, rimborsi, screening. Sono alcuni dei punti analizzati dal comitato di esperti convocato dal ministero della Salute sulla fecondazione eterologa.  E' ora in corso la redazione di un documento di sintesi da sottoporre al Ministro da parte dei funzionari del Ministero stesso. "Le riunioni del gruppo di lavoro - riferisce Luca Gianaroli, presidente della Sismer - Società Italiana Studi di Medicina della Riproduzione - hanno portato all'attenzione del Ministro oltre ad aspetti tecnici del tutto marginali in quanto già coperti dalle normative vigenti e dalle Linee Guida delle Società Scientifiche italiane ed europee, anche alcuni aspetti fondamentali già previsti dalla Sentenza 162/2014 della Corte Costituzionale".

In particolare, è stato ribadita al Ministro e ai suoi consulenti l'importanza dei seguenti punti affinché le metodiche di donazione di gameti possano essere applicate in modo equo, sicuro ed efficace:  1 - La necessità di garantire l'anonimato dei donatori e delle donatrici.  2 - La necessità di prevedere un equo rimborso per i donatori e le donatrici (come ad esempio già avviene per i donatori di midollo osseo), rimborso che non ha nulla a che vedere con la commercializzazione dei gameti stessi. 3 - La necessità di stabilire criteri di screening dei donatori e delle donatrici che siano accurati senza essere eccessivi, troppo invasivi, troppo onerosi e senza richiedere in particolare test genetici troppo approfonditi che potrebbero dare adito a derive eugenetiche. 4 - La possibilità di far circolare i gameti tra i vari Centri con criteri di sicurezza, come peraltro previsto dalle normative nazionali ed europee vigenti anche per altre tipologie di cellule e tessuti.  5 - Porre attenzione al fatto che la tendenza a favorire la conoscenza delle origini biologiche da parte degli individui nati da tecniche di fecondazione eterologa potrebbe ulteriormente scoraggiare la diffusione della cultura della donazione che, come mostrano le graduatorie relative ad organi e tessuti, fatica ad affermarsi nel nostro Paese.

DONATORI E RICEVENTI - In merito alla selezione dei donatori, gli esperti hanno lasciato agli atti un'ampia documentazione internazionale di riferimento, che prevede ad esempio precisi limiti per l'età dei donatori uomini (sotto i 45 anni) e le donatrici (sotto i 35 anni).  Per le coppie riceventi, la documentazione indica invece che le donne debbano essere in età potenzialmente fertile.