Giovedì 18 Aprile 2024

L'80% degli errori medici colpa di cartelle incomprensibili: "Scrivete in stampatello"

Ansia da ricovero: un paziente su due ha paura di restare vittima di errori medici

Un ospedale

Un ospedale

30 giugno 2015 –  Lo stampatello ti salva la vita. Gli errori di prescrizione medica sono, nell'84% dei casi, colpa di incomprensioni sulla grafia. Da sbagli del genere derivano la metà di tutti i 320mila errori sanitari che ogni anno si verificano in Italia. Di questi, solo un terzo sono davvero colpa del medico. Nella maggioranza dei casi, i responsabili sono un'organizzazione inadeguata, l'uso di strumenti obsoleti o, appunto banali incomprensioni sulla cartella clinica. Non stupisce, allora, che un paziente su due tema di essere vittima di errori medici in clinica. Sa come entra in ospedale o in clinica, ha paura di uscirne messo pure peggio. 

Fatto il pasticcio, di chi è la colpa importa relativamente: negli ultimi 25 anni il numero di denunce a carico dei professionisti è cresciuto del 300%. Le cause pendenti sono 12.000, per richieste di risarcimento danni superiori a 2,5 miliardi di euro. Gli italiani sembrano avere la 'denuncia facile', tendenza che fa lievitare i costi delle assicurazioni pagate dalle strutture sanitarie e dai medici. E fa aumentare  pure la medicina difensiva, con un proliferare di prescrizioni inutili, fatte per tutelare il professionista dal paziente e non per risolvere un problema di salute. Una pratica che al Servizio Sanitario Nazionale costa più o meno 13 miliardi di euro.

“Basterebbe scrivere sempre in  stampatello sulle cartelle cliniche - spiega Alessandro Boccanelli, presidente dell'Associazione Salute e Società Onlus e co-presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICGE) - per prevenire moltissimi guai, visto che proprio gli errori di prescrizione sono responsabili in un caso su due degli 'incidenti' durante i trattamenti, mentre gli errori di somministrazione sono il 26% e quelli di distribuzione il 14%”.