Tutti i trucchi dei predoni di anziani: ecco come ci si difende

I suggerimenti delle aziende per non farsi derubare dai falsi addetti

Carabinieri in servizio

Carabinieri in servizio

di Samanta Panelli
Empoli, 24 luglio 2016 - «Dobbiamo effettuare un sopralluogo per escludere guasti all’impianto. Siamo i tecnici di...». E che a seguire sia la parola Acque o Enel, bisogna star con le antenne dritte. Anziani e non. Perché la truffa è in agguato. Lo testimoniano i raggiri che, a più riprese, sono stati messi a segno nell’Empolese. L’ultimo – senza contare la pensionata certaldese che ha pagato 1.230 euro e monili in oro per uno specchietto ‘rotto’ – è avvenuto a Empoli. In azione i ‘tecnici’ di Acque che, con la scusa di verificare la qualità dell’acqua del rubinetto, hanno rubato a un 70enne più o meno tremila euro.
 
La situazione è complessa. Perciò, mentre le forze dell’ordine indagano e i truffatori vanno avanti per la loro strada, scendono in campo i gestori dei servizi usati dai malviventi per ingannare. Acque spa: ha pubblicato una sorta di breve vademecum su come difendersi. «Nessun addetto o incaricato effettua controlli sul funzionamento degli impianti o verifiche sulla qualità dell’acqua erogata all’interno delle abitazioni», la prima regola da tenere a mente. Seguita da un altrettanto eloquente «non si effettuano sopralluoghi di alcun genere nelle case, se non a seguito di appuntamento fissato con l’utente». Quindi, se gli addetti insistono per varcare la soglia, c’è qualcosa che non va. Mentre sta sta valutando «le opportune iniziative in sede giudiziaria a tutela della propria immagine e a difesa degli utenti», Acque fa appello ai cittadini «a prestare massima attenzione a questi episodi ed eventualmente a rivolgersi alle autorità». 

Saggi consigli ai quali si associano le dritte di Enel Energia. La truffa del tecnico dell’energia elettrica non è mai passata di moda, anche se con l’avvento dell’estate l’acqua - sarà colpa del caldo opprimente - pare andare per la maggiore. Tuttavia ecco come riconoscere dipendenti e agenti del gruppo Enel. Primo punto del vademecum, «pretendere sempre l’esibizione del tesserino Enel di riconoscimento: i dipendenti sono in possesso di un tesserino plastificato con logo aziendale, foto e dati di riconoscimento, al pari degli agenti specializzati Enel Energia». Questi ultimi propongono a domicilio le offerte. «Possono presentarsi per proporre le offerte luce e gas – spiega l’azienda –. L’importante è che non venga detto che è obbligatorio cambiare contratto: il cliente è libero di decidere se aderire o meno».

Attenzione anche alle proposte via telefono. «Il cliente può chiedere riferimenti specifici del chiamante e verificare con i Punti Enel o con il numero verde 800900860 se si tratti realmente di agenti». In quanto alle truffe via mail con finte bollette non pagate, guai a cliccare sul link allegato. «Veniamo dirottati su pagine web in cui ci viene chiesto di inserire i dati personali o di scaricare allegati che contengono un virus informatico che blocca il contenuto del pc». Senza dimenticare che «nessuna forma di riscossione o restituzione di denaro viene effettuata a domicilio».
 
Capitolo a sé per la verifica contatori. «Effettuiamo controlli a distanza per garantirne il corretto funzionamento. In alcuni casi, direttamente sul posto attraverso il proprio personale qualificato, sempre munito di tesserino». Il tutto senza chiedere «oro o argento con la scusa di far funzionare o sistemare il contatore».