Mercoledì 24 Aprile 2024

Terremoto, gli studenti del Pontormo in piazza: "Vogliamo una scuola davvero sicura"

Il timore è che il terremoto abbia ampliato le crepe sui muri

FESSURE E SIT IN  Circa 200 ragazzi ieri mattina in piazza. E su Facebook abbondano le foto sull’ampiezza delle crepe sui muri dell’istituto dopo le scosse dell’altra notte

FESSURE E SIT IN Circa 200 ragazzi ieri mattina in piazza. E su Facebook abbondano le foto sull’ampiezza delle crepe sui muri dell’istituto dopo le scosse dell’altra notte

Empoli, 21 dicembre 2014 - CREPE LARGHE quanto la fessura di un salvadanaio, che dal pavimento arrivano fino al soffitto. Infiltrazioni e sgocciolamenti in aula e nei corridoi. Le ultime piogge hanno fatto traboccare il vaso, le scosse sismiche tra venerdì e ieri mattina, avvertite in tutto l’Empolese Valdelsa, hanno fatto traballare definitivamente la loro pazienza. Così ieri mattina gli studenti del liceo «Pontormo», che da tempo denunciano le criticità strutturali della loro scuola, invece di entrare nelle aule, dopo che i tecnici della Provincia avevano certificato l’agibilità dell’edificio, hanno marciato ordinati e pacifici verso la sede dell’Unione dei Comuni, ente che si occupa della manutenzione edilizia delle scuole medie superiori statali.

Davanti al palazzo di piazza della Vittoria hanno organizzato un sit-in composto e affollato. Oltre duecento studenti, seduti, gambe incrociate, in attesa di una risposta. Nienti cori nè striscioni: per farsi sentire hanno usato la forza della dialettica, degli argomenti.

«Una piccola delegazione – spiega uno dei rappresentanti dell’istituto di via Sanzio, Lorenzo Tazzini – è salita negli uffici dell’Unione ma essendo sabato non abbiamo trovato nessuno con cui poter parlare. Tuttavia siamo riusciti a farci dare un appuntamento per lunedì (domani, ndr) e a convincere il vicesegretario del comune a fare un’altra ispezione a scuola, con noi rappresentanti presenti, per verificare veramente se la struttura è stabile e sicura. Abbiamo sensibilizzato gli enti di competenza protestando pacificamente senza interrompere nessuna attività e senza fare un inutile baccano».

Gli studenti scriveranno una relazione da indirizzare a tutti coloro che hanno competenza sulla scuola, per mettere a conoscenza di tutti i problemi strutturali e non del Pontormo.

On line, sulla pagina Facebook «Liceo “Il Pontormo” di Empoli», stanno già raccogliendo foto e segnalazioni dei problemi. Coi telefonini hanno fotografato le crepe che si sono aperte sui muri delle loro classi, pareti di cartongesso piegate, ma anche chiodi pericolosamente sporgenti, appendiabiti instabili, infiltrazione e muffa sulle pareti.

FESSURE E SIT IN Circa 200 ragazzi ieri mattina in piazza. E su Facebook abbondano le foto sull’ampiezza delle crepe sui muri dell’istituto dopo le scosse dell’altra notte

«Riconosciamo al nostro preside – sottolinea Tazzini – un grande impegno nel riportare agli organi competenti le nostre richieste, con la marcia abbiamo voluto ribadire i nostri diritti: vogliamo studiare in una struttura sicura e adeguata».

Il sindaco Brenda Barnini, venerdì sera, ha voluto rispondere a quanti, preoccupati della lunga scia sismica, chiedevano informazioni sull’agibilità delle scuole superiori empolesi. Sulla sua pagina Fb ha lasciato un post: «Per chiarezza: i controlli nelle scuole superiori sono competenza dei tecnici della Provincia, che li hanno effettuati e li stanno effettuando. Non abbiamo indicazioni di pericolo per chiudere domani (sabato, ndr) le scuole, nel caso arrivassero indicazioni diverse da Provincia e Protezione civile le eseguiremo».