Gli studenti contro la violenza di genere: giornata di studio di Pontormo e Ferraris

All'incontro esperte impegnate nei centri di aiuto della zona

L’INCONTRO Un momento dell’assemblea sulla violenza di genere organizzata dagli studenti del Pontormo e del Ferraris-Brunelleschi

L’INCONTRO Un momento dell’assemblea sulla violenza di genere organizzata dagli studenti del Pontormo e del Ferraris-Brunelleschi

Empoli, 20 dicembre 2014 - LE SCUOLE Pontormo e Ferraris contro la violenza sulle donne con un’assemblea, svoltasi ieri, organizzata nell’auditorium del liceo dai rappresentanti di istituto dello scientifico Giulio Zaccardo e Lorenzo Tazzini e da quelli dell’istituto tecnico Matteo Banti e Elia Billeri. I ragazzi hanno promosso l’iniziativa senza l’aiuto degli insegnanti. Ritenendo questo argomento di grande importanza, hanno voluto organizzare un momento di riflessione con l’obiettivo di sensibilizzare i coetanei sul problema.

VISTA l’importanza dei temi in discussione, i ragazzi hanno invitato alcuni esperti della materia. All’auditorium hanno parlato l’avvocato Barbara Sani, le psicologhe Maya Albano e Simona Francalanci in rappresentanza dell’associazione Lilith ed Elisa Forfori per il centro Frida, due associazioni presenti sul territorio e impegnate nella lotta alle violenze di genere e al sostegno delle donne. Il loro contributo è stato importante perché ha permesso agli studenti di capire in maniera più approfondita gli eventi, anche tragici, che accadono nella nostra società.

La comprensione dell’argomento è stata agevolata da interventi interattivi, quali la proiezione di un video ed una lettura. Il filmato (esperimento sociale realizzato in Italia) ha simulato un’aggressione ai danni di una ragazza in un parco pubblico, sotto gli occhi di decine di persone dimostrando come in una situazione di violenza su 20 passanti solo 3-4 intervengono.

SPAZIO anche alla lettura dell’opera teatrale (in fase di allestimento e ambientata nell’Inghilterra del 1830) intitolata «Il colore del latte». La regista Maria Simona Peruzzi ha intrattenuto per gran parte dell’assemblea i ragazzi facendoli calare nei panni della piccola Mary, costretta a vivere una vita piena di incertezze e violenze.

Che cos’è un centro antiviolenza? Qual è il lavoro svolto dalle operatrici volontarie? Cosa si può fare per poterci sradicare dalla cultura della violenza? Le psicologhe delle strutture a sostegno della donna presenti sul territorio, hanno inizaito il dibattito aperto agli studenti spiegando le funzioni delle associazioni.

«Il centro antiviolenza – ha affermato Elisa Forfori di “Frida Kahlo’’ che ha sede a San Miniato in via Tosco Romagnola Est – è un luogo di assistenza e protezione, di servizi ma anche di cambiamento. Un luogo di politica, quella delle donne, dove si cerca di produrre una rivoluzione culturale. Non ci dedichiamo soltanto ai percorsi di supporto psicologico, attività di formazione nelle scuole e campagne di sensibilizzazione. Ma intendiamo, con il lavoro delle nostre operatrici, stimolare la riflessione su certe tematiche, facendo capire quanto sia importante parlarne, denunciare immediatamente. Senza aspettare».

Il prossimo appuntamento autogestito dagli studenti affronterà un altro tema delicato: la mafia.

In programma per il 2 febbraio c’è infatti un’altra assemblea nell’auditorium del Pontormo. Tra gli ospiti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti (Pd), l’onorevole Achille Totaro (FdI), e (da confermare) il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio (M5S).