Empoli-Sampdoria 0-1, l'analisi / Troppi lanci lunghi a vuoto: mancano le idee

Gioco prevedibile, azzurri 'imbrigliati' dal centrocampo dei blucerchiati. Margini di recupero ci sono, ma ci sarà da lavorare sodo

Gilardino

Gilardino

Empoli, 21 agosto 2016 - Il passato, Giampaolo, piega il presente, Martusciello. Non c'è continuità, almeno per il momento, fra l'Empoli della scorsa stagione e quello visto stasera al 'Castellani' contro la Sampdoria dell'ex tecnico che tanto bene aveva fatto un anno fa. 

L'Empoli è parso troppo passivo, privo di idee efficaci, incapace di districarsi nelle maglie di una Sampdoria meglio organizzata, più rapida e incisiva. Ci si aspettava di più da Saponara, ma i blucerchiati lo hanno 'ingabbiato' senza concedergli spazi. Nel complesso si sono visti troppi lanci lunghi a vuoto, mancanza di precisione, difficoltà enormi nel trovare l'uomo da ultimo passaggio. Con l'inserimento di Krunic gli azzurri hanno trovato maggior convinzione e brio, ma ciò non è bastato a scavalcare la retroguardia ligure. Tardivo, forse, l'inserimento di Gilardino.

E' un Empoli con indubbie qualità e che sicuramente ha ampi margini di recupero. Martusciello ha a disposizione un buon pacchetto di giovani su cui lavorare, ma è chiaro che le perdite di Tonelli e Mario Rui incidono, almeno per il momento. Tempo per lavorare, per costruire, per crescere ce n'è. Una sconfitta contro la Samp alla prima giornata, per quanto dolorosa, non è la fine del mondo. Ma ci sarà da impegnarsi a fondo.