"Testa, cuore e un po' di fortuna". La ricetta di Silvio Baldini per la salvezza

Il tecnico massese sa bene come si fa: «Abbiamo l’80% di possibilità»

Maccarone

Maccarone

Empoli, 28 maggio 2017 - Se passi per Empoli e chiedi a un qualsiasi tifoso di elencare i nomi dei quattro o cinque allenatori che hanno fatto la storia azzurra il suo è uno dei primi. Da Salvemini a Spalletti, da Sarri a Gigi Cagni, passando inevitabilmente per Silvio Baldini. Il tecnico massese è uno che di salvezze in serie A se ne intende: il suo era l’Empoli di Marchionni e Di Natale, di Cribari e di Saudati, ma anche di un giovanissimo Massimo Maccarone. Conquistò la promozione nella massima categoria al termine della stagione 2001/02 e l’anno successivo ottenne una salvezza relativamente tranquilla giocando un calcio divertente e per certi aspetti rivoluzionario.

La matematica arrivò alla penultima giornata grazie a un pareggio in casa del Torino (si giocò sul neutro di Reggio Emilia), ma oggi come allora l’Empoli aveva bisogno di punti contro una squadra già retrocessa e quindi a corto di motivazioni. Baldini, che tra l’altro è un ex anche del Palermo, ha fiducia nella squadra di Martusciello e spera che al termine della gara di stasera arrivi la salvezza. «Considerando che i rosanero sono già retrocessi – dice il tecnico massese – credo che gli azzurri abbiano almeno un 80% di probabilità di vincere e quindi di salvarsi. Dovranno sfruttare in tutti i modi la differenza che c’è sul piano delle motivazioni e provare a imporre il proprio ritmo fin da subito».

Baldini è sempre stato apprezzato per la sua schiettezza e onesta: difficilmente è un tipo che le manda a dire e quando gli chiedi come ha visto l’Empoli non può fare a meno di ammettere che si aspettava qualcosa in più dalla squadra di Martusciello. «Sono sincero, quest’anno l’ho vista giocare di recente nella gara contro il Sassuolo – spiega ancora – e mi è sembrata davvero in difficoltà. Con un Crotone in rimonta e fermo restando quello che ho detto in precedenza, credo che i tifosi debbano incrociare le dita. Siamo all’ultima di campionato e nonostante di fronte ci sia un Palermo già retrocesso questa è una partita che va giocata e vinta, ma senza sottovalutare l’impegno».

Abituato a salvarsi in un ambiente come quello azzurro e profondo conoscitore delle dinamiche che regolano il calcio, Baldini non nasconde che quando si arriva a giocarsi un obiettivo importante come quello della permanenza in serie «A» all’ultima giornata c’è anche un’altra componente che probabilmente incide tanto quanto la testa e le gambe. «Ci vuole fortuna, perché lo sport è anche questo. Possono succedere tante cose in 90 minuti – spiega l’allenatore massese – e l’Empoli che ho visto io ha bisogno anche che gli giri tutto per il verso giusto. I ragazzi in campo dovranno essere bravi a sfruttare al massimo le situazioni che gli capiteranno, perché poi non avranno tempo per rimediare agli errori».