Empoli, 14 giugno 2012 - Vitale si dimette dopo 13 anni in seno al club, il presidente Corsi, poco dopo, annuncia che la società è in vendita. Chi si aspettava il botto di fine stagione capisce subito che quello del «Castellani» è un vero e proprio ordigno nucleare.

Scoppia intorno alle 15 di ieri ed è massiccio, dirompente. Prima parla il dg, che spiega i motivi delle dimissioni, ma quando la palla passa al presidente Corsi ci si accorge subito che i fuochi d’artificio sono appena cominciati.

Si parte dalla stagione appena conclusa, si parla di stanchezza, si finisce con l’ammettere quello che è il vero problema: la mancanza di denaro. «Per fare un campionato di serie B servono almeno 4 o 5 milioni di euro — spiega Corsi — e noi in questo momento facciamo fatica a trovarli. Per questo motivo vi comunico che l’Empoli Football Club è in vendita».

La deflagrazione è imminente. E pensare che fino a poco prima parlava solo Vitale. «In 13 anni — dice il dg — abbiamo fatto 5 campionati di serie A e 8 di B. Grazie al mio lavoro e a quello dei miei collaboratori abbiamo fatto incassare a questa societa circa 150 milioni di euro, conquistando un torneo di Viareggio con la Primavera e disputando 7 finali nazionali giovanili. Il mio rapporto col presidente Corsi e con la società dell’Empoli in generale è sempre andato al di là dell’aspetto puramente calcistico, ma in questo momento credo sia giusto fare un passo indietro e dimettersi».

Vitale lascia uno stipendio oneroso (oltre 400.000 euro) e sostiene come la sua non sia una decisione presa in fretta e furia. «L’ho maturata nel tempo — spiega — e vi assicuro che non è dipesa da un episodio particolare. Ringrazio i tifosi per quello che mi hanno fatto vivere».

L’ormai ex dg, nel ripercorrere i momenti più belli della sua storia in azzurro, parla anche della salvezza ottenuta venerdì scorso: «E’ stato il momento più emozionante di questi 13 anni», spiega, aggiungendo che la sua avventura nel calcio non è finita. «Non sono un ragazzino — dice — ma il calcio è la mia vita e senza falsa modestia mi sento ancora in grado di fare cose importanti. In 35 non ho mai fatto spendere un euro ai miei presidenti». Ed è infatti di ieri la notizia che il dg potrebbe trovare casa al Siena.

Ma la notizia vera la dà come detto il presidente Corsi. «Sono dispiaciuto per l’addio di Pino — spiega — e confesso che fino a due giorni fa speravo ancora di proseguire con lui. La verità è che per mandare avanti questa società ci vogliono tanti soldi: io, dopo oltre 20 anni di presidenza, non mi sento più in grado di mantenere un impegno costante per la prosecuzione di un sogno».

A questo punto viene da chiedere se ci sia già qualcuno interessato... «Ci siamo dati cinque o sei settimane di tempo per valutare eventuali proposte dice ancora Corsi — ma intanto andiamo avanti per la nostra strada e con la nostra programmazione. Dobbiamo prendere esempio da società come Crotone e Cittadella e pensare alla prossima come a una squadra giovane».

Al di là di tutto, la sensazione è che sia iniziata una fase di ridimensionamento dopo i fasti passati e che da qui in avanti sarà davvero dura riuscire a rimanere a certi livelli. La speranza è rappresentata dal possibile arrivo di nuovi investitori, ma di questi tempi e con questi presupposti non è facile. In ogni caso, il 13 giugno 2012, cioè ieri, è una data epocale nella storia del club, quella della fine dell’era Corsi-Vitale.

ARRIVA GAZOLI?

Pino Vitale non è più responsabile della costruzione della squadra per il prossimo anno. In attesa di capire gli sviluppi, in attesa soprattutto dei possibili investitori disposti a rilevare quote societarie (Corsi si è dato cinque o sei settimane di tempo), la palla è passata a Marcello Carli.

Il ds ha deciso di prendersi qualche giorno per valutare con cura la situazione ed ha annunciato che parlerà la prossima settimana, ma nel frattempo il presidente Corsi gli ha conferito pieni poteri per l’allestimento della squadra per la prossima stagione.

E’ però probabile che a breve la società decida di affiancargli un altra persona: per questo i dirigenti hanno valutato la posizione di Andrea Gazzoli, classe 1973, ex portiere direttore generale del Viareggio, quest’anno al Grosseto con l’incarico di direttore amministrativo dell’area tecnica.

Ha grande fama di scopritore di talenti e arriverebbe a Empoli per allestire la squadra, mentre lo stesso Carli potrebbe rimanere ma con un ruolo diverso da quello di ds. Ma i dirigenti azzurri, nonostante le dimissioni appena comunicate, avranno al loro fianco anche Pino Vitale: infatti almeno fino a fine agosto, l’ex dg ha assicurato la sua collaborazione e i suoi consigli sul mercato.

Perchè la verità è che l’Empoli ha innanzitutto bisogno di un allenatore e di un progetto per il futuro: il presidente Corsi ha ribadito la volontà di confermare Aglietti, ma il tecnico che ha guidato alla salvezza ci sta ancora riflettendo. La prima alternativa resta Renato Buso del Gavorrano, altri nomi sono quelli di Gautieri e Di Francesco (ma quest’ultimo è nel mirino del Sassuolo).