Sparatoria di Limite, arrestato il basista

In casa aveva gioielli rubati. Era "fuggito" a Santa Croce sull'Arno

Sparatoria a Limite (Germogli)

Sparatoria a Limite (Germogli)

Empoli, 18 novembre 2014 - Arrestato dai carabinieri di Empoli il presunto basista della banda di ladri albanesi che la sera del 29 ottobre scorso ingaggiò una sparatoria con pattuglie dell'Arma a Capraia e Limite, scontro in cui rimase ferito a una gamba il comandante della compagnia, capitano Giuseppe Pontillo. Si tratta del 30enne Edmond Gega, da anni regolare in Italia, residente a Capraia e Limite, operaio in una ditta della zona: abita a 150 metri dal luogo della sparatoria. La sera del 29 ottobre i carabinieri andarono subito a cercarlo a casa, ma non c'era. Tuttavia i militari notarono un vaso pieno di monili in oro, 400 pezzi provenienti da furti.

Nel frattempo Gega si è trasferito a Santa Croce sull'Arno, forse per sviare le indagini e cambiare aria, lasciando in tutta fretta l'abitazione di Limite. Nei giorni scorsi i carabinieri, però, sono tornati in quella casa e hanno trovato altri gioielli rubati, in particolare anelli. A questo punto il pm ha disposto un fermo che i carabinieri hanno eseguito, poi il gip ha disposto l'ordinanza di custodia in carcere. Furono invece arrestati la sera stessa i 21enni albanesi Amarildo Hysa, ferito nell'inseguimento che seguì la sparatoria, e Ermal Karaj. Invece è irreperibile il 28enne Mirjan Hysa, che manca dall'agosto 2013 giacché è destinatario di un'ordinanza cautelare per un'altra vicenda di furti. La sua presenza sul luogo della sparatoria è emersa dalle indagini: Hysa era in auto con i due 21enni quando scattò il controllo dell'Arma, in servizio di prevenzione anticrimine. Inoltre, gli investigatori attribuiscono alla banda almeno 15 furti in case nelle province di Firenze, Pisa e Pistoia, messi a segno, in un paio di settimane. Negli arresti è stata recuperata refurtiva tra cui contanti, gioielli, assegni, armi, munizioni e apparati informatici.