Sostegni candidato in Regione per l’Empolese Valdelsa

Il segretario: «L’unità del territorio è indispensabile»

Sostegni

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Empoli, 6 marzo 2015 - Sarà il segretario territoriale Enrico Sostegni il candidato del Pd alle Regionali, lo ha deciso la direzione del partito riunitosi per discutere proprio il regolamento e codice etico delle regionali. Quattro i posti in lista per il collegio dell’Empolese Valdelsa, che devono rispettare l’alternanza di genere. Le direzioni territoriali deliberano i nominativi da proporre alla direzione regionale con il voto favorevole dei 2/3 dei componenti.

Dopo l’esposizione delle regole si è aperta la serie di interventi: primo a parlare il sindaco di Montespertoli Giulio Mangani, che nel sottolineare le necessità politiche dell’Empolese Valdelsa all’indomani di una riforma istituzionale ha messo l’accento sull’importanza di affermare il ruolo del territorio in Regione. «Rifuggiamo dalle tendenze di disgregazione e affermiamo la nostra visione strategica abbiamo bisogno di  una candidatura unitaria, forte e che sia in grado di rappresentare tutto il territorio. Per questo chiedo a Enrico di candidarsi al consiglio regionale». 

Gli interventi che si sono susseguiti hanno ribadito la richiesta al segretario a candidarsi oltre a evidenziare un altro obiettivo ambizioso, una strategia a doppio binario: dall’assemblea è emersa chiara la volontà di avere una rappresentanza forte e autorevole in Regione, con Sostegni in Consiglio e la riconferma di Vittorio Bugli in Giunta, che in soli due anni da assessore è riuscito a realizzare molti degli obiettivi promessi oltre che essere una presenza costante e attenta alle necessità del territorio. «Abbiamo il compito come forza politica di maggioranza- spiega Brenda Barnini, sindaco di Empoli- di dimostrare con i fatti che c’è ancora credibilità nell’ente Regione, nonostante il poco appeal che queste elezioni possono esercitare sui cittadini. In questo passaggio storico del riordino istituzionale l’Empolese Valdelsa deve essere protagonista e in prima fila, per questo serve  un quadro di rappresentanza competente e autorevole e con Enrico e Vittorio siamo ampiamente garantiti». La senatrice Laura Cantini evidenzia il pericolo dell’astensionismo:«Le cose da fare sono molte e il percorso scelto da noi è serio e trasparente. Abbiamo ridato ai cittadini la possibilità di scegliere il loro candidato a rappresentarli. Dobbiamo però fare una campagna elettorale piena di contenuti e proporre candidature che siano capaci di rendere vivace e appassionante questa campagna elettorale. Con la candidatura di Enrico creiamo le condizioni per ottenere un ottimo risultato».
 
Vittorio Bugli, assessore regionale alla presidenza nel suo intervento ha ringraziato per gli attestati di stima: «La Toscana gioca un ruolo di primo piano nazionale in cui spesso ci troviamo ad essere anticipatori delle riforme: lo abbiamo fatto con la legge sul riordino istituzionale che tutti stanno prendendo a modello, lo stiamo facendo riformando davvero la pubblica amministrazione con la riorganizzazione dell’ente, 3 Asl anziché 13, razionalizzazione delle risorse, 40 consiglieri invece di 54, 8 assessori invece di 10. Siamo e vogliamo sempre più essere un regione diversa da come vengono rappresentate oggi le regioni e stare più sul pezzo, sul territorio, più vicina ai cittadini e alle imprese. Un compito difficile che si affronta se il partito è unito e se i rappresentanti in regione sono bravi e hanno dimostrato, come Enrico, di saper unire e rafforzare i valori positivi di un territorio». Anche il segretario regionale Dario Parrini ha parlato dei primati raggiunti dalla Regione in questi anni: «Secondo i dati pubblicati negli ultimi giorni la Toscana è al primo posto in Italia per qualità dei servizi sanitari essenziali, per capacità d'esportazione e per capacità di attrazione delle aziende straniere. È seconda, dietro al Trentino-Alto Adige, per intensità della ripresa in atto dalla recessione. Penso che il presidente Rossi dica bene quando dice che siamo primi in tante graduatorie diverse perché non ci siamo mai seduti e abbiamo sempre perseguito l'innovazione. Ecco questo è quello che dobbiamo continuare a fare. Siamo i primi perché siamo sempre stati disponibili a cambiare» E sulla proposta di candidatura di Sostegni: «Enrico ha fatto bene il segretario di federazione e devo dire che la richiesta corale che arriva da questa assemblea è una felice anomalia in questa campagna elettorale rispetta ad altre realtà territoriali. Una candidatura che mette insieme tutti, perché è corretta, autorevole e competente è il segno che se le differenze non ci sono non si inventano. Ci si unisce e si lavora insieme per ottenere il maggior consenso possibile. Sono anche convinto che il doppio binario sia la scelta giusta: la candidatura di Enrico in Consiglio e la riconferma di Vittorio in Giunta sono una richiesta legittima per l’Empolese Valdelsa».
 
A conclusione dei numerosi interventi ha preso la parola Sostegni: «Ringrazio per la richiesta a candidarmi alle prossime elezioni regionali- ha dichiarato Sostegni- Dopo anni di militanza ed esperienza amministrativa, la politica per me rimane una sfida sempre affascinante e avvincente. Nella mia esperienza ho sempre avuto un chiodo fisso riconfermando per me un concetto che è genetico: l’unità dell’Empolese Valdelsa. Qui abbiamo fatto un ragionamento politico, tutti insieme, ascoltando tutte le voci del territorio. Se si è trovata una sintesi sul mio nome non posso che essere contento e ringrazio tutti per la stima e la fiducia. Il nostro obiettivo sarà quello di creare una rete forte fra tutte le istituzioni perché si risponda meglio alle esigenze dei cittadini. Il vantaggio competitivo dell’Empolese Valdelsa è nello stare uniti, perché quando ci sediamo ai tavoli che contano, rappresentiamo una città di 180mila abitanti che è capace di parlare con una sola voce. Questo ci è riconosciuto e invidiato dagli altri territori. Facciamone un punto di forza. Per questo mi metto a disposizione del partito e dei cittadini e accetto la richiesta di candidarmi al consiglio regionale».