Il Circondario scende in piazza per l'articolo 18, via allo sciopero

La Cgil: sciopero di quattro ore e presidio in piazza della Vittoria. Il 25 ottobre bus per Roma

Sciopero Cgil (foto d'archivio)

Sciopero Cgil (foto d'archivio)

Empoli, 8 ottobre 2014 - La Cgil dell’Empolese Valdelsa sta mettendo a punto gli ingranaggi per la manifestazione di Roma del 25 ottobre, e intanto ha organizzato per oggi uno sciopero generale di quattro ore contro il Jobs Act (per i giornalieri l’intera mattinata e le ultime quattro ore di turno per i turnisti) con presidio in piazza della Vittoria alle 11. Il segretario della Cgil della zona, Rossano Rossi, dice che si riforma il lavoro senza parlare con i diretti interessati, i lavoratori, e i loro rappresentanti, i sindacati. «Per l’iniziativa romana abbiamo già fissato 30 pullman ma, stando al clima che si percepisce nelle fabbriche, potrebbero anche aumentare. Non siamo arcaici, e faccio notare che il cambiamento di cui si parla per ora ha fatto pagare i soliti. Non si deve poi dimenticare che siamo in deflazione, un altro capitolo di questa crisi che non ci vuole lasciare».

Rossi usa poi un’immagine forte. «Per fare l’architetto ci vogliono cinque anni, ma per dare al manovale la pienezza dei diritti, con le nuove norme, si propone di attendere sei anni». Nel pentolone delle critiche sindacali non c’è soltanto l’articolo 18: entrano in gioco anche la sorveglianza a distanza del lavoratore, il demansionamento, l’abolizione della ‘cassa’ straordinaria per le aziende che chiudono e la liquidazione in busta paga.

«Comunque l’articolo 18 tutela un bene essenziale che è la dignità del lavoratore. Non lo si fa certo con la libertà totale di licenziamento. A chi ci critica ricordo che licenziare per ragioni economiche si fa senza problemi: ne sa qualcosa chi ha perso il lavoro per la crisi. Abbiamo invece il timore che si possa arrivare a una condizione servile dei lavoratori». Rossi, poi, parla di solitudine della Cgil. «C’è chi ne approfitta per regolare i conti. Invece ci vuole rispetto e pari dignità. Ci sentiamo messi in un angolo ed è giunto il momento che i lavoratori capiscano che è il momento di reagire, ad esempio con una forte presenza alla manifestazione di Roma. Ricordo per inciso che ai lavoratori Shelbox, dopo le passerelle di politici, dal momento del licenziamento è restato solo il sindacato».

Il segretario rivendica anche le proposte su questioni sociali ed economiche fatte dalla Cgil, «ma i nostri interlocutori sono stati tendenzialmente sordi. Questo mentre ci sono le file alle mense che accolgono chi non ce la fa e i ricchi sono aumentati del 16%. I lavoratori devono smettere di cedere alle sirene, non si devono ridurre i diritti ma estenderli. A questo proposito ricordo un episodio avvenuto in Sicilia dove sono stato per il ricordo di Sandra Cappellini, la sindacalista empolese responsabile regionale Cgil per la legalità scomparsa da poco. Alla sua memoria avevano piantato un olivo, a Portella della Ginestra. Là ha parlato con uno dei superstiti della strage del 1° Maggio 1947, un arzillo vecchietto di 90 anni che ha risposto indirettamente a chi chiede dov’è stato il sindacato quando ha enumerato i lutti e le tante lotte, a partire da quella strage, condotte dal movimento dei lavoratori fino a oggi. Per partecipare alla manifestazione del 25 a Roma, oltre a rivolgersi ai delegati della Cgil nei posti di lavoro, ci si può iscrivere nelle sedi sindacali o contattando il funzionario della propria categoria. «Pure i pensionati saranno della partita — dice Loredana Polidori, segretario della Lega di Empoli dello Spi — anche perché degli 80 euro a loro nessuno parla più. Siamo convinti che non è bene dividere la gente e che serve invece unire. I pensionati possono iscriversi presso le sedi delle varie Leghe del territorio». Lo Spi diEmpoli farà una riunione sui temi della manifestazione mercoledì 15 alla e15 alla Casa del popolo di Ponte a Elsa. I bus partiranno da Empoli, Castelfiorentino, Certaldo, Fucecchio e Poggibonsi.