Empoli, 21 gennaio 2015 - UN GRUPPO Facebook composto da più di 200 utenti per coinvolgere una frazione intera e riscoprirne la memoria storica valorizzando anzitutto le bellezze artistiche troppo spesso sottovalutate dai residenti. Santa Maria, considerata l’autentico cuore di Empoli da parte dei propri abitanti, conta circa 6.000 residenti e sbarca sui social network appunto con il gruppo «Santa Maria a Ripa», omonimo del complesso di via Livornese formato dalla chiesa e dal convento dei Frati Minori. L’idea è quella di compiere visite e iniziative che abbiano al centro i «tesori» della frazione, la frazione che con determinazione non vuol essere semplice appendice della città.
Concetto questo che acquista ancor più forza se si considera che «Santa Maria a Ripa» è un gruppo che riesce in addirittura ad attrarre gli opposti, a far collaborare personalità in campi anche molto lontani tra loro come il presidente della Casa del popolo Piero Bartalucci e il direttore del consiglio parrocchiale Alberto Michelucci. «Se si vuol bene a casa propria – esordiscono Bartalucci e Michelucci – si deve collaborare per cercar di raggiungere un obiettivo comune come in questo caso è la valorizzazione di Santa Maria. Ci teniamo a sottolineare che il rapporto tra Casa del popolo e parrocchia qui da noi è all’insegna del massimo rispetto da molto tempo. Lavorare insieme, ideare iniziative comuni, è quindi una sana conseguenza del nostro andare d’accordo e l’apertura di questo gruppo Facebook è la prova tangibile di quanto la frazione sia unita, dell’armonia che c’è».
Sulla stessa lunghezza d’onda troviamo poi Franco Arrighi, santamariese che per primo ha pensato alla creazione di «Santa Maria a Ripa» su Fb. «Ho la carica simbolica di amministratore della pagina virtuale, e sono molto soddisfatto che l’idea che ho avuto abbia trovato in così breve tempo anche il favore di figure importanti per Santa Maria come Bartalucci e Michelucci. Ma ciò che mi rende ancor più felice è il fatto che molti iscritti sono giovani, curiosi di sapere qualcosa in più sui luoghi che tutti i giorni frerquentano, ma che prima d’ora non avevano mai pensato a conoscere fino in fondo. Non resta altro ora che cominciare a organizzare eventi che sappiano attrarre il maggior numero possibile di santamariesi e le idee davvero non mancano».