"Era in bilico sul ponte. Una corsa e l’ho salvata"

Paura ad Avane: camionista sventa un suicidio

 Poliziotti sul ponte Calamandrei mostrano il punto da cui una donna ieri ha tentato il suicidio

Poliziotti sul ponte Calamandrei mostrano il punto da cui una donna ieri ha tentato il suicidio

Empoli, 21 aprile 2015 - Quando l’ha vista in piedi dondolarsi sul parapetto del ponte di Avane, decisa a gettarsi nel vuoto, non ci ha pensato un attimo. Ha tirato il freno a mano del suo camion, è schizzato fuori e con uno scatto da centometrista le è balzato addosso. Quindi l’ha afferrata e l’ha tirata giù, sotto gli occhi atterriti dei passanti che ormai temevano il peggio. Ma non chiamatelo eroe: S.P., 43 anni, camionista cerretese chiede di preservargli l’anonimato, mentre con estrema disponibilità e gentilezza racconta la storia che ieri mattina, poco prima delle 9, lo ha visto protagonista. «Che importanza ha far sapere chi sono – risponde stupito – Sono semplicemente uno che si è trovato nel posto giusto al momento giusto. Ho fatto ciò che istintivamente mi è venuto di fare. In effetti c’è mancato davvero poco. Se avessi aspettato di arrivare più vicino con il camion non credo che sarei riuscito a fare in tempo ad afferrarla. Appena mi sono reso conto che non c’era un attimo da perdere ho aperto la portiera e mi sono messo a correre verso la signora, che ormai era completamente sbilanciata sopra la balaustra. L’ho presa per un braccio mentre stava cadendo nel vuoto». Sorretta dal camionista eroe, la donna, 62 anni, italiana, si è accasciata a terra. «Era sotto choc – continua il camionista – gridava ‘lasciatemi stare, voglio farla finita’. Con l’aiuto di un’altra signora che come me era scesa dall’auto ed era corsa in aiuto, abbiamo cercato di tranquillizzarla, mentre nel frattempo qualcuno aveva chiamato i soccorsi».

Sul posto sono arrivate una volante del commissariato di polizia di Empoli e un’ambulanza del 118. La donna è stata presa in carico dal personale medico e trasportata al pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe per accertamenti. «Spero stia bene e mi piacerebbe andare a farle visita. E poi ci terrei a ringraziare anche tutti coloro che hanno contribuito a scongiurare la tragedia: dal motociclista che per primo si è messo a gridare richiamando l’attenzione dei passanti agli altri automobilisti che si sono fermati, fino alle forze dell’ordine e i medici e paramedici». Non chiamatelo eroe, anche se S.P. non è nuovo a gesti simili: «Mi era già capitato in passato di salvare una persona che si trovava in una situazione di fortissimo pericolo. Non potrei mai girarmi dall’altra parte».