Rubano la carrozzina a una disabile. Ritrovata dopo mobilitazione on line

Valentina, invalida, era disperata dopo il furto. Poi la bella notizia

Valentina Maestrini con la sedia a rotelle che le era stata rubata. Foto Nucci/Germogli

Valentina Maestrini con la sedia a rotelle che le era stata rubata. Foto Nucci/Germogli

Castelfiorentino, 28 aprile 2016 - Un ordinario giro di commissioni per una disabile di Castelfiorentino si è trasformato in una sventura tanto amara quanto inaspettata, risolta in tarda serata grazie a una mobilitazione di rete su Facebook. «Chi avrebbe mai pensato che qualcuno arrivasse a rubare una carrozzina?», chiede Valentina Maestrini, 44 anni, disabile dalla nascita a causa di una malformazione alla spina. E invece, è successo anche questo. È la madre della donna a fare la spiacevole scoperta dopo le 17 di martedì, quando si accorge che il bagagliaio, dove poco prima aveva riposto la carrozzina della figlia, era stato svuotato. «Non ci volevo credere – dice Valentina Maestrini –. Quella carrozzina mi serve per vivere: con una invalidità del 100 per cento, ne ho bisogno per qualsiasi spostamento. Senza la carrozzina, sarei relegata a letto».

Il furto potrebbe essere avvenuto nel parcheggio che costeggia la ferrovia dietro piazza delle Fiascaie o in quello di piazza Cavour, mentre la madre di Maestrini si recava prima alla Casa della Salute e successivamente alla farmacia di via Ridolfi. «Ciò che mi spaventa è che non mi sono accorta di quanto avveniva: non ho visto né sentito niente – spiega –. Essendo bassa, non ho la possibilità di vedere niente dietro la macchina tramite lo specchietto. Di sicuro, dopo averla rubata, non sono passati davanti all’auto».

In quel caso, la sua carrozzina viola di tifosa della Fiorentina non sarebbe certo passata inosservata seppur in mani estranee. Dopo la scoperta, la donna contatta il dottore per richiedere una sedia sostitutiva, per poi recarsi dai carabinieri per sporgere la denuncia. «È stato tutto molto brutto – racconta – tanto che dal dottore ho avuto un attacco di panico: l’agitazione mi aveva fatto salire la pressione». In quei minuti concitati, Maestrini telefona a Giovanni Grazzini, presidente della sezione empolese dell’Aias-Associazione italiana assistenza spastici, per raccontargli ciò che le era capitato. L’uomo si attiva subito per aiutare l’amica, scrivendo un appello su Facebook, che in poche ore viene rilanciato da decine di persone oltrepassando le cento condivisioni.

E PROPRIO grazie alla mobilitazione di rete, la carrozzina è stata ritrovata in tarda serata. «Mi ha contattato una ragazza, dopo aver letto il post – dice Maestrini –. La carrozzina si trovava nelle vicinanze di piazza Cavour: chissà, l’appello può aver raggiunto anche il ladro fino a farlo tornare sui suoi passi». Rimane l’interrogativo su chi abbia potuto rubare la carrozzina e a quale scopo: scherzo di cattivo gusto o tentativo di trarne profitto? «Non so darmi risposta: quanto avvenuto è incomprensibile per me».