Giovedì 18 Aprile 2024

"Ridurre le Regioni da 21 a 12": Parrini appoggia la proposta di legge di Morassut

Il deputato e segretario regionale del Pd lo scrive in un post su Facebook in cui si complimenta con Bonaccini e Oliverio per la vittoria in Emilia Romagna e Calabria

Dario Parrini, segretario regionale del Pd

Dario Parrini, segretario regionale del Pd

Empoli, 24 novembre 2014 - Il deputato empolese e segretario regionale del Pd Dario Parrini interviene su Facebook cogliendo il pretesto delle elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria per rilanciare l'idea di ridurre il numero delle Regioni italiane. Nel post intitolato "Sulla vittoria di Bonaccini e Oliverio, e sulla necessità di dimezzare il numero delle Regioni italiane. Questa è la grande riforma. Una riforma europea", Parrini si sofferma sui risultati delle recenti votazioni augurando "Buon lavoro" ai nuovi presidenti di Emilia-Romagna e Calabria e disquisendo sugli esiti politici: "Diventano quattro (Calabria, Abruzzo, Piemonte, Sardegna) le Regioni che, nel corso del 2014, il centrodestra ha perso e il centrosinistra ha conquistato. Questo è un fatto che sarebbe autolesionistico e strumentale non sottolineare. Il calo forte della partecipazione al voto è certo segno di malessere ma guai a distorcere la realtà per ragioni di visibilità personale o di polemica interna: l'aumento dell'astensione riguarda tutti, interpella tutti, non c'è una specificità Pd, che ha vinto dovunque si è votato. Sebbene sia da evitare la tendenza a fare di ogni erba un fascio, non vi è dubbio che occorra un ripensamento e un rilancio dell'istituzione Regione nel senso della sobrietà, dell'autorevolezza, della moralità e di una maggiore aderenza ai bisogni dei cittadini. La Toscana da questo punto di vista è già oggi un modello. Tuttavia anche noi siamo chiamati a fare seriamente la nostra parte in termini di iniziative autoriformatrici".

Ma è soprattutto in un lungo post-scriptum che insiste sulla necessità di riformare gli enti regionali: "Nella riforma costituzionale approvata in prima lettura dal Senato ci sono misure importanti di razionalizzazione delle funzioni delle Regioni. Ma, mentre siamo impegnati a stabilizzare questo primo importante risultato, credo che dovremo cominciare a interrogarci seriamente su un punto già oggetto di dibattito in questi mesi in Francia: il numero delle Regioni italiane va bene così com'è o è meglio ridurlo? Le Regioni a statuto speciale vanno bene così come sono o no? Io sono in entrambi i casi per la seconda ipotesi, e per un intervento che in proporzione sia radicale quanto quello di cui si sta discutendo Oltralpe, dove il premier Valls ha proposto di passare da 22 regioni a 13 per dare loro dimensioni europee e capacità di elaborare strategie di sviluppo vere e su ampia scala. Questa è una riforma di medio periodo ma fondamentale, e nel nostro programma per le prossime elezioni regionali ci sarà un capitolo dedicato a questo tema. Muovendo da queste convinzioni proprio oggi ho sottoscritto la proposta di legge del collega Roberto Morassut. Morassut è un solido riformista. Propone di passare da 21 Regioni (19 più le due province autonome di Trento e Bolzano, equiparabili a Regioni) a 12. Alcuni dettagli sono forse da cambiare ma è decisamente un buon punto di partenza. Anche su questo fronte bisogna diventare europei".