Alessandro Lambruschini, atleta “d'oro” per il Panathlon club del Valdarno Inferiore

Riconoscimento nazionale per il campione europeo nella specialità dei 3000 siepi

Premio Lambruschini

Premio Lambruschini

Empoli, 1 ottobre 2014 - Alessandro Lambruschini è il quarantaduesimo Atleta nella storia, il sesto per la disciplina dell’atletica, dell’albo d’oro del Panathlon Club Valdarno Inferiore. Ed è in ottima compagnia: “Mi fa piacere essere ricordato insieme a nomi come Ondina Valla e Pietro Mennea”, ha detto lo stesso Lambruschini. Un riconoscimento nazionale che il Club, presieduto da Daniela Vallini, ha conferito domenica al campione europeo nella specialità dei 3000 siepi e medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atlanta nel 1996. La cerimonia si è svolta all’Hotel Corallo di Montecatini Terme alla presenza dei soci e di molte personalità. Primo fra tutti, oltre la presidente Vallini, il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli e l’assessore allo sport, il Governatore del Panathlon Club Rinaldo Giovannini, l’allenatore Gian Carlo Chittolini, Ivano Libraschi presidente dell’Atletica Fucecchio, Giovanni Guidi dell’Atletica Pescia, lo storico Gustavo Pallicca e il past president Alessandro Masoni.

Adesso Lambruschini è tecnico per il triathlon italiano. Un nuovo ruolo per lui che confessa di “essere dispiaciuto perché l’atletica italiana non mi ha cercato alla fine della carriera. Ho fatto una esperienza bellissima che avrei potuto mettere a disposizione. Spero di poterla portare ancora a conoscenza dei giovani sui campi e nelle scuole. Per fare sport, come in ogni cosa, ci vogliono tanta passione e sacrificio”. Per il “Lambrusco” la giornata a Montecatini è stata l’occasione per ripercorrere i primi passi della sua carriera, che ha mosso dalla sua città d’origine, Fucecchio, nell’Atletica La Querce verso Pescia per poi spiccare il volo in una brillante carriera. Negli occhi di Lambruschini pare di vedere scorrere quei chilometri percorsi nei vari paesi del mondo fino alla cento chilometri nel Sahara. “Quando si fanno questi tipi di gara, l’agonismo si respira solo per le prime tappe. Poi si corre tutti in gruppo e la gara diventa la scoperta di nuove terre, di nuovi modi di vita e di altre culture”, afferma Lambruschini. “Alessandro ha nelle sue iniziali l’essenza della disciplina sportiva che ha praticato con tanta passione che si è trasformata in fede - afferma il suo allenatore Chittolini - atletica leggera e rappresenta in se stesso l’essenza di questo sport che ha fatto con dolcezza, delicatezza e modestia”. Carriera che è raccola in un bel volume scritto dall’allenatore Chittolini e che la dice lunga sul carattere sportivo di Lambruschini: “Il keniano bianco di Fucecchio”.  

“Lambruschini rappresenta una luce che illumina la storia stimolando i giovani a proseguire una strada che faccia ben sperare nel futuro”, ha detto la neo presidente Daniela Vallini. Forte commozione è emersa nelle parole di Guidi dell’Atletica Pescia (“è stato il numero uno della nostra società e ha spinto tanti ragazzi a a seguirlo”) e segno di gratitudine da parte di Libraschi dell’Atletica di Fucecchio (“impegnandosi nella Mezza maratona di Fucecchio ha portato a correre sulle nostre strade tanti campioni”). Il sindaco Spinelli ha sottolineato come «Lambruschini sia un vanto per Fucecchio e un valore per i nostri sportivi. Lui che ci ha tenuti per oltre dieci anni sulle cronache mondiali da keniano bianco, è tornato ad impegnarsi sul suo territorio”. Sara Bessi