La cuccagna dei premi ai dirigenti. Sono bravissimi, il bonus è per tutti

Il meccanismo per l’assegnazione di oltre trentamila euro

SERVIZIO PUBBLICO L’Urp del Comune di Empoli, i dirigenti percepiscono dei lauti premi

SERVIZIO PUBBLICO L’Urp del Comune di Empoli, i dirigenti percepiscono dei lauti premi

Empoli, 18 novembre 2014 - QUASI MEZZO milione di euro. Tanto sono costati, nel 2013, agli empolesi gli otto dirigenti comunali. La cifra esatta è di 456.311,49 euro, composta da quattro voci: stipendio base, retribuzione di posizione e indennità ‘ad personam’, l’indice di rivalutazione e la retribuzione di risultato, cioè, i cosidetti premi di produzione. Che, a Empoli a 36,508 euro.

Proprio su questa ultima voce in queste settimane si sta concentrando l’attenzione dell’opinione pubblica, in modo particolare dopo le parole del governatore toscano Enrico Rossi che ha fatto scoperchiare un pentolone con ricadute a livello nazionale. Perché, in buona sostanza, i premi – nelle Regione come nei Comuni e così in quasi tutti gli enti pubblici – più che riconoscimenti veri e propri all’attività svolta e ai risultati ottenuti, assomigliano a un integrazione allo stipendio, un «bonus» dovuto per non si sa quale diritto.

SITUAZIONE dalla quale non si discosta più di tanto il Comune di Empoli dove il sistema di attribuzione dei premi di risultato ai dirigenti è in estrema – ma efficace sintesi – questa: l’ente a inizio di ogni anno fissa gli obbietivi contenuti nel Peg (èiano esecutivo di gestione) i quali vengono approvati successivamente dalla giunta; alla fine dell’anno i dirigenti stessi compilano le schede con cui stabiliscono in che percentuale gli obiettivi sono stati o meno raggiunti; infine il tutto viene sottoposto al nucleo di valutazione del Comune di Empoli organismo cui spetta l’ultima parola e, ma guarda un po’, la cui presidente è la dottoressa Rita Ciardelli, segretario generale del Comune e quindi ‘capo’ di tutti i dirigenti di palazzo civico. Per cui, gira che ti rigira, i premi i dirigenti se li assegnano praticamente da soli.

Non si tratta di una cifra enorme, come abbiamo visto, né tale da far strabuzzare gli occhi come i milioni di euro elargiti ogni anno dalle Regioni, ma il sistema con cui si arriva all’assegnazione dei premi lascia comunque basiti. Ovviamente, si tratta di un garbuglio di leggi e regolamenti, atti e documenti spessi scritti in un fitto burocratese discendente dal miglior stile borbonico. Un «azzeccagarbugliese» fatto apposta per far desistere chiunque dal leggere e comprendere. Comunque, chi ne avesse voglia può scorrersi il «Report al 31/12/2013 degli obiettivi di Peg»: un faldone di 180 pagine dove, tra schemi, box e relazioni, la verità è quasi sempre la medesima: ogni dirigente è stato bravo, quando non bravissimo, e ha portato a termine tutti gli obiettivi assegnateli. Che si parli di lavori pubblici o politiche territoriali, di servizi alla persona o patrimonio, tutto (sembra) andare alla grandissima in Comune.

Tanto per dare qualche numero i dirigenti in Comune erano otto fino a pochi giorni fa. Con l’avvento del sindaco Barnini si sono dimezzati. A due (Gini e Rossi) non è stato rinnovato il contratto, uno (Marchini) è andato in pensione e non si sa se il suo posto sarà rimpiazzato, infine il comandante della polizia municipale è adesso in carico all’Unione dei Comuni.

QUESTI i nomi, i settori e la cifra che prendono– Paolo Gini (lavori pubblici e patrimonio, 35.503,41 euro di retribuzione fino al 10 giugno 2014); Edo Rossi (Suap, attività economiche ed edilizia privata: 35.380,37 fino al 30 giugno 2014); Marco Carletti (politiche territoriali, retribuzione annua 58.442,58); Salvatore Marchini (affari legali e personale: 57.599,44, ma in pensione dal 29 ottobre 2014); Rita Ciardelli (segretario generale, 86.683,63 lordi all’anni); Anna Tani (servizi finaziari e servizi informatici, 74.080,21); Riccardo Gambini (servizi alla persona, 74.080,21); Massimo Migliorini (comandante polizia municipale, 34,541,64 in carica fino al 10 giugno).