di TOMMASO CARMIGNANI

Empoli 22 maggio 2014 - La prima cosa e far notare come rispetto alle amministrative del 2009 ci sono molti più imprenditori e artigiani inseriti nelle liste a sostegno dei vari candidati a sindaco del territorio. La seconda è che allo scadere dei primi cento giorni di mandato presenteranno il conto. Si è appena concluso il lungo ciclo di incontri che Cna e Confesercenti Empolese Valdelsa hanno organizzato negli undici comuni per interrogare da vicino tutti gli aspiranti sindaci. Circa 2mila persone hanno assistito ai dibattiti, con 250 domande poste ai candidati. Il punto di partenza era il documento congiunto che le associazioni di categoria hanno presentato alle varie forze politiche. Un patto con le imprese per ribadire l’importanza di temi come le tasse (in particolare quella sui rifiuti), la burocrazia e lo sviluppo del territorio.

"Ci aspettavamo un contraddittorio più serrato - spiegano Marco Landi di Cna e Lapo Cantini di Confesercenti - invece abbiamo notato come i candidati a sindaco delle varie forze politiche abbiano programmi molto simili per quel che riguarda le imprese. Questo è sicuramente un bene, ma vogliamo ricordare a tutti che tra qualche mese presenteremo il conto. La situazione è sotto gli occhi di tutti: è il momento di trasformare la forma in sostanza". Il ciclo degli incontri è stato comunque molto positivo. «I candidati del centrodestra e del MoVimento 5 Stelle - dicono ancora Landi e Cantini - insistevano sulla necessità di un cambiamento delle forze dominanti. Il Pd rispondeva facendo leva sui suoi punti programmatici".

Quale futuro attende le imprese?

"Ai candidati - dicono le associazioni di categoria - abbiamo ribadito l’importanza di ottenere i fondi europei per lo sviluppo. Abbiamo parlato anche dell’Asev, che finora ha fatto solo formazione, ma anche della diatriba tra Comune Unico e Unione dei Comuni. L’idea che va per la maggiore è la seconda, ma quasi tutti i candidati sottolineavano l’importanza di rivoluzionare l’ente". "Un altro aspetto fondamentale - chiudono Landi e Cantini - è rappresentato dalla concertazione tra politica e imprenditori. I problemi del territorio si toccano con mano e non riguardano solo le tasse e la burocrazia, ma anche le infrastrutture. Continuiamo a ribadire l’importanza di partecipare al percorso di sviluppo del territorio, perchè nessuno meglio di noi è a conoscenza dei problemi".