di Gianni Capuano

Empoli, 13 aprile 2014 - “Il centrodestra per Empoli” è realtà. Così si chiama la lista formata da Unione di Centro e Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, pronta a correre in vista delle prossime amministrative in cui si presenterà guidata da Francesco Gracci. Il candidato a sindaco è apparso determinato e fiducioso di ottenere un buon risultato dalle urne cittadine il prossimo 25 maggio. Nonostante la rottura con Forza Italia, quella di Gracci appare come una candidatura in continuità con quella del 2009 quando l'esponente Udc era il candidato per Empoli di uno schieramento che riuniva in sé tutte le forze del centrodestra.

Stavolta l'alleanza è stata fatta solo con Fratelli d'Italia, partito rappresentato alla presentazione della lista dal portavoce Andrea Poggianti. Perchè questa scelta? Gracci è stato molto chiaro sul modus operandi seguito. “E' stato molto proficuo il dialogo con Fratelli d'Italia – esordisce Gracci – perchè entrambi i partiti condividono linee  guida per me imprescindibili come il rispetto dei valori cattolici e la volontà di offrire un futuro a questa città”. Punto cardine del programma de “Il centrodestra per Empoli” sarà appunto il tema della famiglia. “Siamo convinti che in un momento in cui si stanno perdendo valori fondamentali – prosegue Francesco Gracci – ribadire l'importanza e laa centralità della famiglia sia fondamentale”.

Ma Gracci vuol trovare soluzioni anche a problemi molto concreti di Empoli, lanciando una frecciata al candidato sindaco Pd Brenda Barnini. “Chi ci voterà – spiega – potrà star certo di scegliere chi ha intenzione di trovare soluzioni a problemi annosi per Empoli come la rivalutazione del centro storico e la scarsa occupazione lavorativa dei giovani. C'è chi non può affermare che Empoli è stata ridotta a un cumolo di macerie senza ricordare di essere stata una protagonista della disfatta cittadina”. Infine una battuta sulla lista civica guidata da Damasco Morelli. “Da politico Udc – conclude Gracci – ho trovato impossibile dialogare con chi rappresenta un progetto politico spudoratamente bipartisan. Empoli cambierà – chiude fiducioso Gracci – deve farlo”.