Più forza ai Ccn per rilanciare i consumi. Le urgenze: esenzioni e infrastrutture

Confesercenti snocciola il decalogo di misure a favore delle piccole imprese

Il Convegno #Patrimonio Pmi di Confesercenti. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Il Convegno #Patrimonio Pmi di Confesercenti. Foto Gianni Nucci/Fotocronache Germogli

Empoli, 24 novembre 2015 -  Da un lato le richieste per sostenere e rilanciare le imprese del commercio locale, dall’altro il vademecum per il centro commerciale naturale 2.0. L’iniziativa si chiamava Patrimonio Pmi, dove Pmi sta per piccola e media impresa. Era il tema dell’incontro promosso da Confesercenti che si è svolto ieri mattina nella sala conferenza dell’Ecomedica a Empoli. Un vertice per definire le strategie dell’associazione dei commercianti ed avanzare una serie di proposte a Comuni ed enti locali. Nella folta platea erano presenti molti operatori del settore, ma anche altri addetti ai lavori e pubblici amministratori come il sindaco di Castelfiorentino e delegato allo sviluppo economico dell’Unione, Alessio Falorni, e l’assessore alle attività produttive di Empoli, Antonio Ponzo Pellegrini.

Ad aprire il convegno ci ha pensato Enzo Nigi: il presidente di Confesercenti Empolese Valdelsa ha esposto un decalogo di priorità dei commercianti. «Si parte dal fisco e dalle no tax area. Servono impegni concreti per il 2016 – ha detto – e crediamo che da parte delle amministrazioni locali sia ora di pensare a pacchetti di esenzioni. Il secondo punto verte sulle infrastrutture: la più importante è la 429 e noi siamo tra i promotori del comitato che sta lavorando per la ripresa del cantiere. Speriamo che nel 2016 ripartano i lavori. Sul terzo punto, quello del turismo, abbiamo bisogno di impegni concreti per sviluppare la ripresa, mentre al quarto punto, quello della grande distribuzione, chiediamo volumi zero rispetto a nuovi insediamenti. Sappiamo poi che c’è un dialogo tra il comune e l’Empoli sul nuovo stadio: visto che si parla anche di aree commerciali vorremmo dire la nostra».

Nigi Parla anche della necessità di investire sui centri storici e presenta il progetto new town security in materia di sicurezza, tornando a porre l’accento sull’importanza di questo tema. «Un occhio di riguardo anche alla promozione del commercio su area pubblica, senza dimenticarela necessità di regole certe per le sagre. Infine – dice il presidente – è necessario interrogarsi sul futuro degli enti e su queste fusioni tra comuni di cui tanto si parla». All’intervento di Nigi ha fatto seguito quello della coordinatrice dei Centri commerciali naturali del territorio, Ilaria Scarselli. «Per un’idea di Ccn 2.0 – ha spiegato – è necessario avere una regia unica e coordinata per mettere insieme non soltanto le iniziative, ma anche la vita sociale ed economica.Dobbiamo essere uniti, servono decisioni univoche e concordate. Lo diciamo perché spesso i Centri commerciali naturali non sono visti in maniera molto positiva. La metà dei negozi partecipa alle attività, mentre gli altri stanno a guardare. E’ necessario – ha proseguito Scarselli – che le amministrazioni ci supportino. Dobbiamo essere visti come strumento di traino. Nei nostri Ccn manca il direttore, figura che sarebbe fondamentale, ma non abbiamo le risorse per metterla in campo». Per Confesercenti è necessario aumentare il numero di aderenti ai Centri commerciali naturali e portare avanti il discorso dell’unione che fala forza. «In questo modo – ha concluso Ilaria Scarselli – possiamo far fronte alla necessità di confrontarci e portare avanti una linea comune. L’ostruzionismo tra attività commerciali rende difficile prendere decisioni. Se andiamo al muro contro muro abbiamo tutti da perdere».