Piazza XXIV luglio ricorda le ventinove vittime uccise dalla follia nazista con una nuova targa commemorativa

Il sindaco Barnini: “Nel 70esimo anniversario della strage restituiamo dignità e pulizia al monumento”

La nuova targa celebrativa di piazza XXIV Luglio

La nuova targa celebrativa di piazza XXIV Luglio

Empoli, 24 luglio 2014 - Cerimonia silenziosa, raccolta, intima quella che si è svolta ieri sera, mercoledì 23 luglio, in piazza XXIV Luglio a Empoli. Un tragico episodio che caratterizza ormai da 70 anni la storia di questa città. Da ieri c’è una nuova targa posta sul monumento del ricordo di quelle vite strappate via, 29 uomini fucilati per rappresaglia dalle truppe naziste.

Alla presenza dei familiari delle vittime, di molti cittadini che erano lì per condividere quel momento di memoria e di vicinanza, per non dimenticare mai quel tragico fatto, il sindaco di Empoli, Brenda Barnini, ha parlato di “come questa città abbia scelto di non confinare la propria memoria in un museo ma abbia scelto questa piazza”. Da domani – ha detto il sindaco – potremo raccontare la nostra memoria, con un impegno maggiore, rafforzato, coinvolgendo sempre più ragazzi. Fondamentali sono le associazioni che operano a fianco dell’amministrazione comunale. Credo che passare questo testimone – ha continuato Barnini – abbia un senso se ognuno di noi si porta a casa un pezzo di questo compito. Così facendo, la nostra coscienza sarà tanto più forte. Il monumento rinnovato, questa targa di cui si erano perse alcune lettere, oggi ritrova la dignità e la pulizia e spero che sia il simbolo di un rinnovato sentimento di ricordo. Passando da Piazza XXIV Luglio sarà importante provare a non dimenticare quei 29 innocenti, il più giovane aveva 18 anni, fucilati per rappresaglia».

Il sindaco ha così ‘scoperto’ la nuova targa nell’applauso di tutti gli intervenuti e posto un mazzo di rose rosse sul monumento. Ha preso parola, poi, Andrea Giuntini, che ha letto, ma sarebbe meglio dire interpretato, la testimonianza di Arturo Passerotti, l’unico superstite alla strage, che si salvò dandosi alla fuga prima della esecuzione. Ecco alcuni passaggi della testimonianza pubblicata in 'Empoli negli ultimi cento anni' “Era il tocco. Stavo prendendo sonno quando sobbalzai all’annuncio che due ufficiali tedeschi mi cercavano. Mia moglie mi rassicurò subito, dicendo che volevano farsi la barba. … Il lavoro e la musica stavano portandomi lontano con il pensiero quando mia moglie venne ad avvertirmi che due tedeschi, col mitra imbracciato, salivano l’erta. Scappa, fuggi – mi disse … I due tedeschi col mitra, accompagnati da un civile italiano, mi puntavano l’arma e con la testa facevano segno di seguirli. Chiesi protezione all’ufficiale. Ma inutilmente …”. Eleonora Caponi, assessore alla cultura e alla memoria, ha ringraziato le associazioni Aned, Anpi, Avis che erano presenti per il lavoro educativo e formativo che svolgono da sempre con le nuove generazioni. Un intermezzo musicale affidato ad Alessandro Cei e alla sua chitarra, uno dei componenti del gruppo musicale Vincanto, che ha cantato ‘Oltre il ponte’ di Italo Calvino.

Ha chiuso la serata il presidente del Consiglio Comunale, Roberto Bagnoli che a nome di tutto il Consiglio Comunale ha sottolineato come il momento di ieri sera sia un monumento di esempio umano e civile ed ha fatto osservare un minuto di silenzio, di raccoglimento in onore dei ventinove concittadini. Le celebrazioni sono proseguite questa mattina, giovedì 24 luglio 2014, alle 9 nella Collegiata di Sant’Andrea, in piazza Farinata degli Uberti, dove è stata celebrata una messa in suffragio ai caduti e deposta una corona alla lapide – ricordo in piazza XXIV Luglio alla presenza di tutte le autorità e delle forze dell’ordine.