Pd, ultimatum a Torrigiani & soci: "O tornate nei ranghi o addio"

Mazzantini attacca, il consigliere abbandona l’assemblea comunale

Jacopo Mazzantini

Jacopo Mazzantini

Empoli, 29 luglio 2015 - POTEVA ESSERE la serata del chiarimento interno al Pd cittadino tra la maggioranza e l’agguerrita cellula minoritaria, l’associazione Siamo Empoli, che nelle ultime settimane non ha mancato un’occasione per punzecchiare aspramente la giunta comunale. Instaurando una guerriglia intestina che stilettata dopo stilettata è arrivata a esasperare molti all’interno del partito. Invece il chiarimento non c’è stato. Anzi, semmai siamo arrivati all’ultimatum: o con noi, o fuori di noi. Niente chiarimento si diceva perché prima della votazione del documento finale, Filippo Torrigiani, consigliere comunale Pd e ‘anima politica’ dell’associazione, e Alessandro Pampaloni, presidente di Siamo Empoli, hanno abbandonato senza intervenire l’assemblea comunale del Pd empolese andata in scena lunedì sera. Il segretario Jacopo Mazzantini nella relazione ci è andato giù duro nei confronti di Siamo Empoli, con in mente soprattutto Torriggiani e Pampaloni: «Pur difendendo la caratteristica di pluralità del Pd – ha scandito il segretario – deve essere solida la convinzione che il vivere una comunità comporta la necessaria adesione e il dovuto rispetto delle regole comuni e per le persone con cui si condivide tale percorso».

Tradotto: la libertà è libera ma ogni pazienza ha un limite, e certe prese di posizione di Siamo Empoli a noi maggioranza dem sembrano provenire più da un partito di opposizione che dall’interno del Pd (Siamo Empoli è il movimento che appoggiò Torrigiani alle primarie). Per cui, il seguito (con ultimatum) del ragionamento di Mazzantini, o rientrate nei ranghi o quella è la porta e ognuno per la sua strada. Il segretario ha illustrato all’assemblea di una sessantina di persone un documento redatto – in 5 giorni di lavoro – dalla segreteria comunale, poi approvato all’unanimità. In più di un’occasione, ha tuonato ancora Mazzantini mettendo nel mirino Torrigiani e i suoi, «è mancato il rispetto».

«SI È costretti a rilevare – ancora il segretario – come da mesi e durante la campagna elettorale per le regionali, si siano susseguite dichiarazioni rese da alcuni dirigenti del Pd cittadino anche esponenti delle istituzioni comunali, a titolo personale o quali figure di riferimento di Siamo Empoli, estranee a qualsiasi finalità di aggregazione seppur critica e, al contrario, finalizzate all’attacco dell’amministrazione e del proprio partito, dei suoi esponenti ed amministratori. Dichiarazioni inaccettabili, perché provenienti da membri del partito e non da forze politiche d’opposizione. Non è ammissibile che iscritti e dirigenti del Pd – ha rincarato Mazzantini – arrivino a denigrare le persone che del Pd fanno parte, arrivando metterne in ridicolo scelte politiche o a mancare di rispetto, anche all’interno delle sedi istituzionali, ai propri colleghi di partito con comportamenti non consoni a comunità e percorsi condivisi»

«SE questioni personali irrisolte o posizioni politiche risultano non più coniugabili con il Pd – la sferzata conclusiva della relazione – si abbia il coraggio di assumere scelte conseguenti manifestando con coerenza la propria alterità e rispettando la comunità del Pd e tutti coloro che invece continuano a credere che questo partito rappresenti il progetto politico migliore, per il Paese quanto per la propria città».