Giovedì 18 Aprile 2024

Un patto di ferro per combattere le povertà

Unione, sindacati, associazioni stanziano oltre 200mila euro. Progetti e tirocini

 Don Guido Engels e Claudio Freschi

Don Guido Engels e Claudio Freschi

Empoli, 26 novembre 2014 - SUPERARE l’assistenzialismo con la creazione di opportunità lavorative. E’ con questo ambizioso obiettivo che ieri, nella sede dell’Unione dei Comuni, è stato firmato un patto storico tra tutti gli undici comuni dell’Unione, l’associazione Vecchie e nuove povertà presieduta dal proposto di Empoli don Guido Engels, le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, Cna, Cia, Confartigianato, Coldiretti, Confcommercio e Confesercenti.  Il progetto che dovrà mettere in pratica i buoni propositi contenuti nell’accordo siglato è stato battezzato «Win-Vincere insieme» e potrà contare già su budget di 224mila euro: 175mila euro saranno messi in campo dall’Unione (un euro ad abitante), il resto verrà dalla raccolta fondi promossa dall’associazione Vecchie e nuove povertà. "Il vecchio assistenzialismo non ce lo possiamo più permettere e alla lunga non porta alla risoluzione dei problemi di una persona – esordisce Brenda Barnini, sindaco di Empoli e presidente dell’Unione – Portare invece avanti un welfare generativo che costruisca percorsi individuali mirati, aiuta i soggetti in difficoltà a riacquistare autonomia e a noi amministratori ad affrontare al meglio i bisogni dei cittadini". I firmatari del «Patto territoriale di reciprocità» si confronteranno a dei tavoli comuni allo scopo di dar vita ad una graduatoria d’intervento. Al momento sono circa 120 le persone che potranno essere inserite nel progetto Win, ma la volontà è di aprire ancora di più il ventaglio. Molte delle persone che potrebbero entrare a farne parte sono in prevalenza donne, che si trovano da sole a gestire un figlio, dovendo pagare affitto e bollette con grandi difficoltà quotidiane, ma anche persone in difficoltà, con enormi capacità ma che per svariati motivi si sono perse e sono cadute in depressione. 

"LO SCOPO principale – spiega Paola Fortini, assistente sociale dell’Asl 11 – è di realizzare un modello integrato di interventi specialistici che, mettendo insieme i vari soggetti sanitari, socio assistenziali e della formazione, contribuisca alla costruzione di progetti di recupero sociale rivolti ai soggetti a rischio esclusione che si trovano in situazione di fragilità individuale o contestuale".  Dopo aver rilevato i casi sensibili, si procederà a dar vita a progetti personalizzati secondo le esigenze e predisposizioni del soggetto, magari attraverso percorsi di orientamento e/o formazione. Quindi verranno predisposti forme di tirocinio, a cui penserà per la parte operativa l’associazione Vnp, che potrebbero portare ad inserimenti lavorativi oppure a creazione di nuove imprese. E in questo Cna, Confartigianato, Coldiretti e Confesercenti sono pronte a dare il loro contributo. 

Irene Puccioni