Papilloma virus, vaccinato oltre l’85% delle adolescenti fino ai 18 anni

Da settembre partirà la vaccinazione per le ragazze nate nel 2003. La prevensione prevederà due sole dosi

Vaccino, vaccinazioni: foto generica (Dire)

Vaccino, vaccinazioni: foto generica (Dire)

Empoli, 19 agosto 2014 - La copertura vaccinale contro il papilloma virus (HPV) nell’Asl 11 presenta risultati positivi. Sono state complessivamente circa 26mila le dosi di vaccino somministrate e la percentuale di ragazze vaccinate nella fascia 12-18 anni è superiore all’85%, con punte di oltre il 90% in alcuni comuni dell’Azienda sanitaria. La vaccinazione contro il papilloma virus (HPV) per la prevenzione del cancro del collo dell’utero è stata introdotta in Toscana nel 2008 per le adolescenti nel dodicesimo anno di età (cioè a partire dagli 11 anni compiuti) e successivamente estesa fino a 18 anni. Una recente novità è rappresentata dal fatto che, da studi clinici effettuati, il vaccino è risultato efficace nelle adolescenti di età inferiore ai 15 anni anche con due sole dosi, purché effettuate a distanza di sei mesi l’una dall’altra. In base alla programmazione dell’Asl 11, a partire dal prossimo mese di settembre, saranno invitate per la vaccinazione le ragazze nate nel 2003, che quindi riceveranno due iniezioni anziché tre. La gratuità della vaccinazione è mantenuta fino ai 18 anni, ma anche le donne più grandi possono vaccinarsi pagando il ticket previsto dal tariffario regionale, in questo caso sono previste tre dosi di vaccino. Il vaccino si è dimostrato estremamente sicuro: eventuali lievi effetti collaterali che possono manifestarsi in seguito alla vaccinazione (rigonfiamento e rossore nella sede di iniezione, malessere generale o talvolta febbre di grado lieve) si risolvono spontaneamente senza alcuna conseguenza in pochi giorni. I virus HPV si trasmettono per via sessuale (anche con rapporti non completi) e sono molto diffusi, tanto che si stima che circa il settantacinque per cento delle persone entri in contatto con questi virus almeno una volta nella propria vita. Mentre nella stragrande maggioranza dei casi l’infezione si risolve naturalmente senza alcuna conseguenza, in una piccola percentuale di casi il virus rimane attivo per un lungo periodo provocando lesioni che, nel tempo, possono trasformarsi in forme tumorali del collo dell’utero. Per questi motivi, il vaccino assicura il massimo della sua efficacia se viene effettuato prima dell'inizio dei rapporti sessuali e le adolescenti rappresentano il target ideale. In particolare, l’età compresa tra gli 11 e i 12 anni è considerata ottimale, in quanto la risposta immunitaria è maggiore e quindi il beneficio è massimo. Prima dell’introduzione della vaccinazione contro l’HPV, lo screening periodico con il Pap Test ha rappresentato l’unico strumento a disposizione della prevenzione, che ha permesso di individuare precocemente e curare le lesioni causate dal virus. Oggi, la combinazione vaccinazione e pap-test rappresenta la modalità più efficace e completa per la prevenzione del cancro del collo dell'utero. E’, infatti, opportuno precisare che la vaccinazione affianca ma non sostituisce lo screening periodico (Pap Test) attualmente raccomandato, ogni 3 anni, alle donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni. Le vaccinazioni vengono effettuate presso i centri vaccinali della Asl 11. Per ulteriori informazioni è possibile telefonare all’Ufficio relazioni con il pubblico al numero 0571 7051.