Palio del Cerro, la grinta di Caracosta

La contrada non parte con i favori del pronostico, ma non si escludono sorprese

Caracosta

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Cerreto Guidi, 31 agosto 2014 - "Forse Caracosta non sarà la favorita sulla carta, ma sul palco se capiterà l’occasione non ce la faremo sfuggire». Grinta da vendere e voglia di tornare ad alzare il drappo che significa vittoria nelle parole di capitan Marco Pisano, veterano del Palio del Cerro, prima da giocatore, sui troppoli, poi da capitano. Dopo il ritorno 2013, resta alla guida del team bianconero, a digiuno da tre anni.
 
«SIAMO in una fase di ricambio generazionale, stiamo gettando le basi per il futuro della contrada nei giochi — spiega il capitano, allenatore dei troppolisti — Da mesi stiamo lavorando con un gruppo di giovani: settimana dopo settimana, abbiamo selezionato la rosa di giocatori. In un certo senso, stiamo mettendo su una sorta di vivaio. Del resto, il Palio è l’obiettivo primario della contrada, anche se le ‘Fiamme di Caracosta’, il nostro gruppo musici e sbandieratori, sono un orgoglio indiscutibile, biglietto da visita di contrada e paese in tutta Italia».
Sul palco a caccia del cencio, nuove leve e veterani. Tra i riconfermati troviamo balestriere e maestro d’armi, ovvero Gianmarco Colangelo e Rino Sabatini, presidente bianconero, e la dama impegnata nel lancio degli anelli Sara Torregrossa, affiancata da Jennifer Cecconi. Passando ai giochi di corsia, new entry alla bigoncia, allenata da Massimo Mariotti e Luca Corazza, con Cosimo Maestrelli pronto a difendere i colori bianconeri, al lavoro da settimane con la sua riserva Lorenzo Biondi. 
«Rivalità? Nessuna», rispondono orgogliosi di debuttare tra i grandi dopo l’esperienza, qualche anno fa, tra i ragazzi. Discorso a sé per la corsa sui troppoli dove tiene banco il ballottaggio tra Alberto Petrilli e Yuri Del Picchia: il primo, volto noto del palio, allontanatosi per un paio d’anni dalla competizione, il secondo sul palco proprio dopo l’arrivederci del compagno di squadra. 
«E’ un ballottaggio sano — sottolinea Del Picchia — Se va lui in corsia, significa che va più forte di me. Ciò che conta è il bene di Caracosta». Insomma, gioco di squadra. «Assistere al palio da spettatore mi stava stretto — ammette Petrilli — Avevo voglia di dare una mano alla squadra, perciò ho ripreso ad allenarmi». Tutto da decidere anche per quanto riguarda la fune: sei gli uomini in prova agli ordini del coach Canio Colangelo, ovvero Alessio Ballerini, Roberto Paolinetti, Frederic Carfagno, David e Riccardo Arena e Kevin Bechi. «Siamo consapevoli di pregi e difetti del nostro team — conclude capitan Pisano — Saliamo sul palco, attenti a sfruttare ogni occasione. Non ci diamo certo per vinti».
 
Samanta Panelli