Otto avvelenamenti di cani e gatti

Gli episodi al vaglio della polizia metropolitana

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Andrea Ciappi

Empoli, 26 febbraio 2015 - Animali, soprattutto cani e gatti, avvelenati con esche-trappola. L’Empolese, pur non raggiungendo i picchi di altri territori dell’ex provincia, non è ahimè immune dal “fenomeno”. Stando ai dati della polizia della Città Metropolitana, nell’ultimo anno si sono registrati otto casi.

Tre certi, altri cinque in fase d’accertamento. Partiamo dai certi: uno a Empoli città, presso l’Arno. Il secondo sulle alture di Montaione. Il terzo nel piano dell’Elsa vicino a Castelfiorentino. Due casi sui quali la polizia sta svolgendo ulteriori accertamenti sono sempre vicino Castelfiorentino, e sempre a ridosso dell’Elsa. Tre infine le circostanze ancora sotto inchiesta nel territorio di Certaldo: due nella zona collinare (Canonica, e sui colli che salgono verso Barberino), uno nel piano dell’Elsa al confine con Barberino e San Gimignano.

Queste ultime due zone sono “recidive”, nel senso che da anni e anni si registrano avvelenamenti di cani e gatti, tanto che un decennio fa nacque, nella località di San Lorenzo a Vigliano, paesino tra Barberino e Certaldo, un apposito comitato che si era preposto l’obiettivo di “combattere” il fenomeno e passare più informazioni possibile alla polizia.

"In virtù del lavoro della polizia metropolitana, coordinata dal comandante Roberto Galeotti, disponiamo di un quadro capillare della situazione e anche di una cartografia del fenomeno - commenta Angelo Bassi, consigliere delegato alla Polizia metropolitana – bisogna ringraziare tutti gli agenti per questo lavoro prezioso che ha consentito controllo e individuazione di responsabilità, che sono sempre personali e mai riferibili a categorie generali". Dalla polizia della Città Metropolitana non si fanno filtrare le cause ipotetiche del ‘fenomeno’ – si mette avanti l’evidenza dei dati oggettivi – ma si fa invece trapelare che le esche potrebbero costituire un pericolo non solo per gli animali, ovviamente, bensì anche per l’igiene pubblica e in definitiva per le persone. I reperti sono portati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale (Izs) di Toscana e Lazio.

I responsi tossicologici positivi finora riscontrati riguardano queste categorie di sostanze: anticoagulanti, metaldeide, fosfuro di zinco, organoclorurati, carbammati. Talora sono veleni per insetti, topi. Mescolati a qualcosa da mangiare che invece attira i poveri animali che non riescono ad evitare la trappola mortale. La polizia metropolitana, un ufficiale e due agenti, si è avvalsa anche della collaborazione delle guardie ambientali volontarie e delle guardie zoofile dell’Enpa.