Un meccanico al lavoro. foto d'archivio
Vinci, 6 febbraio 2016 - E dopo forbici da contadino da un bagagliaio, un bel cappone da un pollaio e carburante dal serbatoio di un veicolo in sosta, l’altra notte è stata rubata anche la batteria di un’automobile. A Vitolini, frazione vinciana sulle colline del Montalbano, non si salva proprio niente. «Mai avrei pensato di trovarmi di fronte a una cosa del genere», racconta Ughetta Bellini, la proprietaria della Fiat Punto rimasta senza ‘anima elettrica’. A fare la scoperta è stata lei ieri mattina quando dopo colazione era diretta a fare alcune commissioni. «Solo salita in auto, ho girato la chiave ma niente, il motore non voleva saperne di partire - spiega la donna incredula - Ho provato e riprovato. Ho fatto un tentativo di avviarla con l’aiuto della discesa, ma il motore non si è avviato».
A quel punto Ughetta ha chiamato figlia e marito che hanno notato che il cofano era soltanto appoggiato e non chiuso. Anzi, era stato forzato. E’ bastato alzarlo per capire quale fosse il ‘problema’. «Al posto della batteria c’era un buco con tutti i fili strappati qua e là nel vano motore», ricorda ancora la donna. «Non è tanto il valore economico della batteria - riflette la donna - Ciò che sbalordisce è che ormai ai ladri fa gola davvero tutto. Ma come si fa? Tra l’altro gà nei giorni scorsi qualche malintenzionato aveva frugato nella mia auto: in quel caso nel bauletto porta documenti. Chissà cosa cercavano». Bella domanda. Quel che è certo è che è difficile stare tranquilli. «Voglio ancora credere nella provvidenza - commenta - Non mi voglio arrendere: niente allarme in casa nostra, per il momento ci affidiamo alla nostra cagnolina Luna e al suo istinto».