Nuovo caso di meningite, giovanissimo lotta tra la vita e la morte

Apprensione per familiari e amici in ospedale. Si tratterebbe di un'infezione, forse la stessa che a febbraio ha ucciso un tredicenne

Un'ambulanza della Misericordia (Foto archivio)

Un'ambulanza della Misericordia (Foto archivio)

Empoli, 21 marzo 2015 - Un nuovo caso di meningite e ancora un ragazzino che lotta tra la vita e la morte. Un 17enne empolese da ieri pomeriggio è ricoverato in gravissime condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Giuseppe di Empoli. Il giovane si è presentato intorno alle 17.50 al pronto soccorso di viale Boccaccio in stato di agitazione, con febbre molto alta e macchie violacee su tutto il corpo. Dai primi accertamenti i medici hanno subito evidenziato sintomi compatibili con la tremenda infezione che lo scorso 7 febbraio ha ucciso il piccolo Giovanni Locci di Bassa che proprio oggi, 21 marzo, avrebbe compiuto 13 anni. 

A quanto appreso il 17enne ha cominciato ad accusare febbre alta già da giovedì sera tanto che ieri mattina non è andato a scuola. Il giovane frequenta un istituto superiore di Empoli. Le sue condizioni sono peggiorate nel corso della giornata di ieri: nella mattinata la temperatura superava i 39, nel pomeriggio le sue condizioni si sono aggravate con agitazione psicomotoria e la comparsa delle macchie. Da qui l’immediata corsa al pronto soccorso dove i medici hanno capito subito la gravità del caso. 

Il ragazzo è stato sottoposto a tutti gli accertamenti. Si attendono i risultati del liquido cefalorachidiano per una diagnosi più precisa. Il timore è che si tratti di una grave forma di infezione meningococcica. Il servizio di prevenzione dell’Asl 11 è già stato allertato: se la diagnosi venisse confermata scatterebbe immediatamente la profilassi per tutte le persone che nelle ultime ore sono state a contatto con il giovane.

Irene Puccioni