Nasce 'casa azzurri'. Ospiterà tutti i ritiri

Presentata a Monteboro la nuova foresteria dell'Empoli Football Club

Mchedlidze e Chanturia nelle nuove stanze della foresteria. Foto Empoli F.c.

Mchedlidze e Chanturia nelle nuove stanze della foresteria. Foto Empoli F.c.

Empoli, 27 luglio 2016 - Diciotto camere, di cui tre singole. E poi una sala relax con tavolo da biliardo, un locale attrezzato per i pranzi e le cene e un ristorante che verrà affidato in gestione e sarà aperto al pubblico. E’ finalmente pronta la nuova Foresteria del centro sportivo di Monteboro: ospiterà tutti i ritiri della prima squadra ed è lì che alloggeranno i giocatori fino a domenica. Presentata ufficialmente nella mattinata di ieri, è un altro passo in avanti compiuto dalla società.
La struttura esiste fin dai tempi in cui il centro sportivo era di proprietà del Calasanzio. Prima c’erano gli spogliatoi del tennis, adesso tutto un mondo dedicato agli azzurri. La foresteria si trova alle spalle del campo in erba sintetica in cui gioca la primavera e sarà tutta al servizio della prima squadra. Le camere sono state realizzate secondo i più moderni standard ed hanno ricevuto i giocatori nella tarda serata di ieri. Sarà qui che la squadra completerà il ritiro iniziato a Sestola, anche se la funzione principale della struttura sarà svolta durante la stagione. I giocatori alloggeranno e ceneranno lì. Da settembre o giù di lì, invece, sarà pronto anche il ristorante-pizzeria che sarà poi aperto al pubblico. La zona è indipentente da quella riservata alla squadra.
«E’ un percorso che abbiamo iniziato nel 2004, quando lo proposi a mio padre – spiega il presidente Fabrizio Corsi – e adesso mi piacerebbe che anche lui lo vedesse. Ha accompagnato la mia esperienza e ha partecipato alla vita dell’Empoli. E’ un motivo di orgoglio, abbiamo quasi tutto in questo centro sportivo. Ci manca solo un campo e mezzo, l’obiettivo è riunire il settore giovanile e avere tutta quanta l’attività qui a Monteboro».
Un ulteriore passo avanti per la società azzurra, che adesso si pone ai massimi livelli nel panorama calcistico italiano. «Noi non dobbiamo sentirci bravi perchè ci facciamo del male. Semmai – dice ancora Corsi – ci poniamo dei modelli. Alcuni sono inarrivabili, altri, come l’Udinese, che secondo me dà lezioni importanti sotto questo punto di vista. Noi dobbiamo sempre guardare i nostri difetti e cercare di migliorare: siamo consapevoli di non doverci far del male».