C’è il piano: qui 150 profughi. E il numero può aumentare ancora

Spinelli: «Settanta migranti già arrivati, cerchiamo strutture idonee»

Gli immigrati accolti nei locali della Misericordia

Gli immigrati accolti nei locali della Misericordia

Empoli, 24 aprile 2015 - L'Empolese Valdelsa dovrà accogliere 150 migranti. E’ quanto è stato concordato nel corso dell’ultimo vertice, tenutosi lunedì scorso, in prefettura a Firenze a cui l’Unione dei Comuni ha partecipato. Si tratta però di un dato soggetto ad essere aggiornato con il segno più. Non si arresta, infatti, il flusso di sbarchi di disperati sulle coste siciliane che dal Ministero dell’Interno vengono distribuiti in tutt’Italia. Ogni Regione è tenuta a fare la propria parte. La distribuzione viene fatta sulla base del numero complessivo degli abitanti e della dimensione dell’area.

Il Circondario Empolese Valdelsa è composto da undici comuni che si estendono su un’area complessiva di 753,54 chilometri quadrati, dove risiedono 167.720 abitanti (fonte: sito web dell’Ente). Un migrante ogni 1.118 abitanti o se preferite uno ogni cinque chilometri quadrati. «Una cifra che ritengo congrua per le capacità di accoglienza del nostro territorio – commenta il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, che ha la delega alle politiche migratorie per l’Unione – Al momento abbiamo individuato strutture adatte a questo compito nei comuni di Montelupo, Empoli, Certaldo e Vinci, dove comunque non è stato ancora saturato il numero massimo di posti disponibili. Anche gli altri comuni si stanno adoperando per garantire l’accoglienza. Si stanno cercando strutture idonee, dove queste persone in arrivo non stiano in situazione di sovraffollamento, come ex oratori, strutture religiose, locali di privati».

Ogni comune, è bene precisarlo, non sborsa un euro per questa operazione. «Per ogni migrante - spiega Spinelli - lo Stato riconosce alle organizzazioni che gestiscono l’accoglienza un bonus di circa 30 euro al giorno che servono per le spese di vitto, alloggio e per l’acquisto di beni di prima necessità. Mentre la Asl fornisce un presidio sanitario. Centocinquanta è il numero stabilito nell’ultimo incontro in prefettura, dove a nome dell’Unione ho comunque chiesto di tenere conto del fatto che il nostro territorio da circa un anno si sta già facendo carico di un’ottantina di profughi arrivati nel corso delle varie ondate migratorie». Spinelli, però, si dice ottimista. «I valori dell’accoglienza sono stati sempre uno dei punti di forza della nostra regione e di questo territorio. L’Unione fa la forza e se ogni comune sarà disposto a fare la propria parte sono convinto che riusciremo a dare un contributo forte per superare anche questa emergenza».